DOPO CINQUE ANNI DI SUCCESSI

Salone Auto da Torino a Milano, Appendino furiosa: "Grave danno"

Il sindaco attacca: "Molte prese di posizione autolesioniste di consiglieri e dichiarazioni inqualificabili del vicesindaco". La replica: "Travisate le mie posizioni"

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Il sindaco di Torino Chiara Appendino è furiosa con gli organizzatori del Salone dell'Auto, che hanno deciso di trasferirsi da Torino a Milano dopo cinque edizioni di successo. "E' una scelta che ci danneggia - attacca -. Vi hanno contribuito anche prese di posizione autolesioniste di alcuni consiglieri comunali e dichiarazioni inqualificabili del vicesindaco Montanari". Il vice della Appendino, anch'eglio M5s, spesso si è detto contro il Salone.

"Senza sottrarmi alle mie responsabilità, mi riservo qualche giorno per le valutazioni politiche del caso": così la Appendino commenta la notizia, in relazione anche alle implicazioni politiche per la sua maggioranza.

Il vicesindaco: "Travisata la mia posizione" - Immediata è arrivata la precisazione di Guido Montanari, che su Facebook chiarisce, a proposito di "mie pretese dichiarazioni usate per giustificare un abbandono dei promotori di Torino": "Ho sempre ritenuto che il Salone dell'auto sia una ricchezza della città e che si possa fare al Parco del Valentino con una mediazione tra esigenze degli organizzatori e fruizione del parco". Per Montanari "limitare i tempi di montaggio e smontaggio dei padiglioni e compensare con interventi sulla qualità del verde è una semplice scelta di buon senso. Questa mia posizione è stata travisata per giustificare evidentemente scelte già assunte". Il vicesindaco dice infine di comprendere "lo sconcerto e il disappunto del sindaco e mi scuso per aver dato pretesto a polemiche strumentali".

Le parole di Montanari sul Salone - D'altra parte, il vicesindaco aveva detto: "Fosse stato per me, il Salone al Valentino non ci sarebbe mai stato. Nell'ultima edizione ho sperato che arrivasse la grandine e se lo portasse via". E aveva anche dichiarato: "Sono stato io a mandare i vigili per multare gli organizzatori". Agli stand erano arrivati infatti i controlli, che avevano verificato che gli allestimenti erano stati montati troppo presto. Risultato, 4mila euro di multa.