Ginevra Di Marco e Cristina Donà camminano insieme, un disco in due su vecchi e nuovi percorsi
Un album e un tour per l'incontro artistico tra due delle voci più carismatiche della musica italiana. L'intervista di Tgcom24
Dopo percorsi diversi e carriere importanti, due delle voci uniche del panorama musicale italiano si incrociano. Ginevra Di Marco e Cristina Donà hanno pubblicato un disco a doppia firma, unite da un’amicizia di lungo corso nata sui palchi calcati negli anni. Un incontro nel nome del pop d'autore che nasce da una passione comune, il camminare, e un percorso sull'asse della vita al femminile che le ha portate ad essere figlie, donne e madri. L'album è composto da otto tracce in constante equilibrio, divise in due tranche: da una parte ripercorrono con nuovi arrangiamenti alcune tappe dei loro percorsi musicali e dall'altra ne fissano di nuovi e inediti. Tgcom24 si è fatto raccontare questo progetto da Ginevra di Marco.
Siete due artiste ben diverse come percorso musicale. Come vi siete incontrate e cosa vi ha unito?
Noi ci conosciamo dalla metà degli anni novanta e abbiamo vissuto tutto quel decennio. Ci siamo sempre riconosciute una sensibilità musicale e un approccio comune sepurre abbiamo viaggiato su binari paralleli Lei ha continuato il sulla sua scia cantautorale Io mi sono spostata più sul frangente interpretativo incontrando la musica del mondo e popolare. Però ci siamo sempre "riconosciute". Abbiamo anche un background simile e una certa attitudine musicale e sensibilità. Già dai primi tempi abbiamo sempre nutrito la voglia di fare delle cose insieme. Negli anni abbiamo partecipato insieme a vari progetti: "Matrilineare", il periodo del Consorzio Suonatori Indipendenti, abbiamo partecipato al tributo a Robert Wyatt per cui cantammo per la prima volta una canzone insieme. Negli anni Duemila poi c'è stato Stazioni Lunari: Cristina ha partecipato tante volte e lì abbiamo sperimentato per le prime volte questa curiosità verso altre musiche con questo spirito di grande condivisione che sottolinea le differenze che ci sono fra uno e l'altro che poi diventano il punto di forza. Abbiamo deciso di fare qualcosa che stava nei nostri sogni da più di vent'anni e abbiamo deciso di prenderci questo tempo da passare insieme per sviluppare questo progetto.
Su che temi vi siete ritrovate e su quali si sviluppano i tre brani che avete composto?
Il filo rosso che lega le 3 canzoni inedite che abbiamo scritto insieme è il camminare, una passione comune che ci siamo scoperte avere. Lei da molto più tempo di me, stando in montagna. Ma ci siamo riscoperte appassionato di questa pratica che ci mette in relazione con la natura e con il proprio io più profondo. Da qui è nata la canzone "Camminare". Poi ci siamo allargate anche metaforicamente guardando il cammino degli altri e in questo senso è nata "Confine", grazie anche alla partecipazione di Francesco Gazzè al testo. A lui ho chiesto di scrivere espressamente una canzone per osservare il cammino degli altri che spesso è sinonimo di sofferenza, dolore e anche di morte: qualcosa che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente. L'altro pezzo invece è "Un passo alla volta" che è un colloquio tra due amiche di vecchia data e che segna un po' il percorso di vita e le tappe che facciamo, il passare dall'essere figlia, donna per poi diventare madri, abbracciando un significato più ampio riferito al nostro pianeta e al rispetto verso di lei. Un significato che dall'esperienza singola si allargasse in una visione più ampia.
Musicalmente invece come avete lavorato su queste nuove canzoni?
Ci siamo ritagliate qualche giorno insieme proprio vedendoci nello studio di Andrea Salvadori nella campagna vicino a Pisa. Abbiamo portato sostanzialmente due canzoni a testa che avevamo nel cassetto e una l'abbiamo proprio scritta insieme in quei giorni. Quindi abbiamo utilizzato due spunti che c'erano che abbiamo finito di lavorare insieme. Invece "Un passo alla volta" è stato scritto totalmente sul campo da tutti quanti insieme in cerchio un po' nella modalità che sia io che Francesco che Andrea abbiamo sempre avuto dai tempi dei C.S.I.
Come avete scelto i quattro brani delle rispettive discografie?
Le abbiamo scelte insieme. Alcune cose già le avevamo già sperimentate all'interno di Stazioni Lunari e altre cercate per l'occasione ma con l'idea di costruire un live che fosse il più vario possibile: volevamo dare un'ampiezza di respiro che toccasse varie corde. L'idea era quella di fare un concerto meno monocorde possibile ma vario come colori, interpretazioni, arrangiamenti e ritmi.
Ecco le prossime date del loro tour:
12/07 Valdagno (VI) - Femminile SINGolare
13/07 Bologna - Botanique
15/07 Torino - Auditorium Conservatorio G. Verdi
16/07 Milano - Castello Sforzesco
20/07 Rovigo - Tra ville e giardini
21/07 Carpi (MO) - Festival Mundus
07/08 Assisi (PG) - Riverock
23/08 Roma - ‘Na cosetta Festival
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