Qualità & tutela

Strategie e innovazioni per il Consorzio del Prosciutto di Parma DOP

Distintività del prodotto, terzietà e controlli più efficaci: azioni concrete per offrire maggiori garanzie ai consumatori e guardare al futuro con ottimismo

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Un nuovo piano strategico per il Consorzio del Prosciutto di Parma DOP che dopo vent’anni di collaborazione con l’Istituto Parma Qualità (IPQ) volta pagina e affida a CSQA Certificazioni, il sistema di certificazione e controlli della DOP Prosciutto di Parma.
CSQA è un ente leader del settore, di comprovata esperienza e professionalità, in grado di assicurare assoluta terzietà e imparzialità ponendo fine alle criticità emerse recentemente all’interno del sistema di certificazione e sul possibile conflitto di interessi.

In questo periodo transitorio, l’IPQ continuerà a svolgere il suo incarico di controllo e certificazione sotto la vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole e del Turismo. CSQA - attraverso una task force di esperti dedicata – avvierà immediatamente i lavori per la definizione del nuovo piano di controllo nell’attesa dell’autorizzazione ufficiale da parte dell'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaft (ICQRF).

Le ampie ed indiscusse competenze del nuovo organismo – sia nel comparto DOP IGP che nelle certificazioni in ambito volontario - stimoleranno inoltre il settore a definire strategie di rafforzamento della denominazione anche attraverso lo sviluppo di iniziative sui temi di maggiore attualità: ambiente, benessere animale, sostenibilità.

Vittorio Capanna, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma ha dichiarato:
È il primo forte segnale di rinnovamento che parte da uno degli ambiti più importanti per una DOP, il sistema dei controlli, nell’ottica di offrire una maggiore trasparenza e la massima garanzia ai consumatori, assicurando la qualità che si aspettano dal Prosciutto di Parma. Abbiamo scelto un ente indipendente in grado di assicurare una struttura organizzativa fondata sulla cultura della certificazione di prodotto e su consolidati principi di imparzialità e terzietà”.

La strategia per rilanciare il comparto dal Consorzio del Prosciutto di Parma punta quindi su quattro pilastri: assoluta terzietà dei controlli, task force di esperti dedicata alla certificazione, modifica e rafforzamento del sistema dei controlli, revisione del disciplinare di produzione.

Quattro scelte mirate che il consiglio di amministrazione del Consorzio ha deliberato in data 4 luglio, con l’obiettivo di migliorare l’identità e la qualità del Prosciutto di Parma DOP a tutela del prodotto stesso e dei consumatori.

Pietro Bonato, CSQA Certificazioni ha sottolineato: “CSQA raccoglie una sfida importante mettendo a disposizione tutte le professionalità e competenze di un organismo terzo, indipendente che da oltre 30 anni ha puntato sulla certificazione dell’agroalimentare di qualità italiano come volano di sviluppo di imprese e territori nel mondo. Il nostro obiettivo è fare le cose nella maniera migliore, in modo tempestivo, dedicando una task force che si occupi del tema in via esclusiva e immediata”.

L’iter di modifica del Disciplinare è stato avviato formalmente dal Consorzio dopo un lungo lavoro di preparazione durato diversi mesi. Le modifiche riguarderanno tutti gli anelli della produzione, dalle caratteristiche della materia prima - tra cui genetica, peso e alimentazione dei suini, benessere animale, peso e caratteristiche delle cosce fresche - fino al prodotto finito come metodo di lavorazione, peso e stagionatura del prosciutto, modalità di vendita, prodotto pre-affettato, ecc.

Ma non solo. Al fine di rafforzare ulteriormente il sistema di prevenzione delle frodi e garantire al consumatore un prodotto più sicuro, il nuovo Disciplinare conterrà anche specifici elementi per la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera produttiva.

Una grande rivoluzione che prevede passi e azioni concrete per continuare a sostenere e tutelare l’intera filiera suinicola nazionale.