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Salvini: "Con M5s che la 'spara' sempre è impegnativo, lavorassero"

E' scontro Lega-Cinque Stelle dopo le dichiarazioni del sottosegretario Spadafora, secondo cui il vicepremier è un esempio di "violenza verbale" verso le donne. Di Maio: "Quanto casino per un'intervista"

lapresse

"Per me il governo dura altri quattro anni, spero. Certo, se ogni giorno c'è un sottosegretario del Movimento 5 Stelle che si alza e la 'spara', diventa impegnativo... Lavorassero, se invece hanno voglia di fare polemica io son qua a fare il mio lavoro e vado a fare un giro nel centro liberato". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando dal Cara di Mineo definitivamente svuotato.

Lo scontro nato dall'intervista di Spadafora - A far scoppiare il nuovo scontro tra Lega e M5s è un'intervista di Vincenzo Spadafora a La Repubblica, in cui il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari opportunità denuncia la "pericolosa deriva sessista" in atto in Italia, chiedendosi: "Come facciamo a contrastare la violenza sulle donne, se gli insulti alle donne arrivano proprio dalla politica, anzi dai suoi esponenti più importanti?".

Il sottosegretario cita Salvini come esempio negativo - Per Spadafora, il vicepremier è un esempio di "violenza verbale" nei confronti delle donne e di "sessismo". Secondo il sottosegretario, infatti, "gli attacchi verbali di Salvini alla capitana Carola Rackete (definita criminale, pirata, sbruffoncella) hanno aperto la scia dell'odio maschilista contro di lei, con insulti dilagati per giorni e giorni sui social". Non solo. Alle politiche leghista Spadafora addebita la "tragedia" che vivono le donne migranti: "Sono vittime tra le vittime. E il decreto sicurezza peggiorerà ancora di più la loro condizione di vlunerabilità. Il ministro dell'Interno le sta lasciando senza più supporti: siamo di fronte ad una tragedia che ha la firma della Lega".

La Lega: "Si scusi o si dimetta" - La prima reazione della Lega è affidata al capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, che pone il sottosegretario Cinque Stelle di fronte ad un aut aut: "Delle due l'una: Spadafora si scusi subito o si dimetta". Richiesta cui si associano diversi altri esponenti leghisti. Fino all'intervento dello stesso Salvini, che neanche contempla l'ipotesi delle scuse: "Cosa sta a fare Spadafora al governo con un pericoloso maschilista? Se pensa che sono così brutto e cattivo, fossi in lui mi dimetterei e farei altro, ci sono delle Ong che lo aspettano".

Di Maio: "Quanto casino per un'intervista" - Sulla questione interviene anche il vicepremier Luigi di Maio. "Quanto casino - dice il leader M5s - per un'intervista, ma è possibile che ora il problema di questo Paese debba diventare una intervista? Pensiamo a lavorare piuttosto visto che i risultati ci sono. Sono già partiti quasi tutti gli appalti, il 96%, dei 400 milioni stanziati per i Comuni. Questi sono temi di cui deve parlare il governo e che ci rendono orgogliosi. Quindi lavoriamo e andiamo avanti".

Fico: "Dimissioni di Spadafora? Certo che no" - Secondo il presidente della Camera, Roberto Fico, non c'è alcun motivo per cui Spadafora debba dimettersi. "Quando interviene pubblicamente interviene nel'ambito delle sue competenze, perché ha analizzato un dato che, con la sua delega, vuole combattere", afferma.

Dalla Meloni solidarietà al vicepremier - Quanto alle opposizioni, le reazioni sono diverse. La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, coglie al volo l'occasione per incunearsi di nuovo tra gli alleati, definisce "delirante" l'intervista di Spadafora ed esprime "solidarietà al ministro Salvini per le gravissime parole pronunciate da chi dovrebbe essere uno dei suoi alleati di governo".

Salta la conferenza stampa sui centri anti-violenza sulle donne - Anche la presentazione del rapporto sui centri anti-violenza sulle donne diventa tema di scontro tra Lega e M5s, tanto che la conferenza stampa dello stesso Spadafora e della leghista Giulia Bongiorno viene annullata. Per la capogruppo di Forza Italia Mariastella Gelmini, invece, quello di Spadafora è solo "cinismo" per annullare l'evento di oggi visto che "non ha idee" sul tema del contrasto alla violenza di genere. Stessa linea per il Pd, che, in più, concorda con il giudizio del sottosegretario sul leader leghista: "Ma invece di agire contro un simile atteggiamento di Salvini, Spadafora annulla la conferenza stampa sui centri anti-violenza. E anche oggi delle donne se ne occupano domani".

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