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Creme solari, "Altroconsumo" boccia due prodotti per bambini con protezione 50: "Dai test il fattore reale non supera 20"

L'associazione, dopo aver effettuato diversi analisi, ne ha chiesto il ritiro al ministero della Salute. Le aziende sotto accusa, invece, replicano che il valore protettivo indicato in etichetta è reale

-afp

In estate bisogna fare molta attenzione alle scottature da sole, specie per i più piccoli. L'associazione dei consumatori "Altroconsumo" ha quindi sottoposto ad un test 16 creme solari per bambini con protezione 50, scoprendo che due arrivavano a malapena a 20 (con un fattore di protezione reale inferiore di 30 punti rispetto a quanto dichiarato).

L'associazione di difesa dei consumatori afferma che in linea generale l'analisi ha dato esiti "rassicuranti". Quasi tutte le creme testate, infatti, rispettano il grado di protezione riportato in etichetta. Fanno eccezione due prodotti, che sono stati bocciati e che Altroconsumo ha provveduto a segnalare al ministero della Salute chiedendone il ritiro dal mercato: si tratta di "Rilastil Baby transparent spray wet skin" e di "Isdin Transparent spray wet skin".

La replica: "Il valore protettivo indicato in etichetta è reale" - Nei test di laboratorio effettuati da Altroconsumo la prima crema con Spf 50+ ha raggiunto invece una protezione media con Spf 20,9. Altroconsumo ha ripetuto le analisi in un secondo laboratorio distinto e indipendente ottenendo addirittura un risultato inferiore: 16,3. Per la seconda crema, il fattore di protezione reale riscontrato nel primo test è 16,5, mentre 14,1 il risultato della controprova nel laboratorio indipendente. Le aziende hanno replicato con le analisi da loro effettuate e che confermano il fattore di protezione riportato sulle confezioni.

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