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Bollette non pagate per oltre 600mila euro, il comune di Asti raziona l'acqua al campo nomadi

Installate delle valvole nell'impianto idrico. La decisione dopo il mancato pagamento di una quota

Il comune di Asti ha deciso di razionare l'acqua del campo nomadi di via Guerra. Dal 5 luglio infatti sono state installate delle valvole per limitarne il consumo. Gli inquilini del campo avevano un debito di 634mila euro di bollette non pagate per l'erogazione dell'acqua dal 2003 e dopo aver concesso qualche giorno per versare parte della quota (100mila euro), il vicesindaco Marcello Coppo, esponente di Fratelli d'Italia, ha provveduto al razionamento.

"Da un calcolo approssimativo passeremo da un consumo di 36mila metri cubi all'anno a poco più di duemila con un risparmio annuale di circa 100mila euro e del 90% di acqua" ha spiegato il vicesindaco in un video pubblicato sul suo profilo Facebook. I nomadi sinti non potranno più consumare acqua illimitatamente ma avranno a disposizione 80 litri pro capite al giorno con un sistema di erogazione a fascie orarie. "Se le valvole vengono manomesse, il flusso d'acqua si interrompe completamente" ha spiegato Coppo.

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