DEBUTTO BAGNATO

Jovanotti fa ballare una tribù di 45mila persone: nemmeno la pioggia ferma il "Jova Beach Party"

E' partito da Lignano Sabbiadoro l’ambizioso tour di Jovanotti

di Massimo Longoni

© michele-maikid-lugaresi

Si è aperto davanti a una folla di 45mila persone sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro il "Jova Beach Party", il tour estivo di Jovanotti. Una sorta di festa aperta nel primo pomeriggio e di cui il concerto di Lorenzo è stato il momento culminante. Nonostante le non poche difficoltà dovute alla pioggia scesa a più riprese, la gente ha ballato senza sosta per quasi tre ore.

Un concerto perfettamente in linea con lo spirito di questo progetto, ovvero totalmente fuori dagli schemi. Senza nemmeno un vero inizio, visto che Jova, dopo aver saltato da un palco all'altro per tutto il pomeriggio e aver persino celebrato un matrimonio, ha raggiunto sul main stage Benny Benassi affiancandolo alla console per poi di fatto proseguire con il suo spettacolo senza soluzione di continuità. Un concerto sui generis, a metà tra il dj set e lo spettacolo live tradizionale, nel quale Lorenzo smanetta sulla console per buona parte del tempo e brani di Salmo, Nirvana, Queen, Tupac Shakur ed Ed Sheeran entrano nella scaletta a pieno titolo insieme ai suoi successi.

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Uno spettacolo all'impronta, dove l'ispirazione del momento influenza una scaletta in divenire. Una situazione già di per sé rischiosa, che in questo debutto si è acuita all’ennesima potenza a causa del maltempo che cii ha messo lo zampino. Un temporale che si è abbattuto a più riprese sull'area dello show ha infatti costretto la band a cambi in corsa. Se la possibilità di una interruzione dello show paventata da Lorenzo fortunatamente non si è poi concretizzata, i gazebo messi in fretta e furia sul palco per proteggere musicisti e strumentazione, i guasti alle tastiere, i maxi schermi smontati in tempo zero, hanno sicuramente rappresentato un ostacolo in più. Che si è riverberato in qualche pasticcio figlio dell'improvvisazione, vedi una versione di "Baciami ancora" partita per la tangente dove Jova ha dovuto ironicamente riprendere la band che "non ricorda gli accordi". 

Ma in una situazione così complessa ed evidentemente ancora in uno stato di work in progress è il minimo e la cosa importante è come Lorenzo abbia superato anche il passaggio più complicato e, soprattutto, la gente non abbia smesso un attimo di divertirsi e ballare. Tanto che alla chiusura dello show, dopo quasi tre ore, partivano i cori "se non metti l'ultima noi non ce ne andiamo". Tutti entusiasti per uno show che partito con "Megamix", pezzi altrui a parte ha infilato 28 brani, con pochissimi cali di tensione e ancora meno pause. "Ti porto via con me", "Sabato", ""La statua della mia libertà" con Samuel, "Piove" con un inserto di "Sapore di sale", "Serenata rap", "L'ombelico del mondo". E poi ancora "Estate", "Bella", "Penso positivo", "Il più grande spettacolo dopo il big bang". Fino al finale festoso di "Ragazzo fortunato". Tanto che tra le cose da registrare nello spettacolo, c'è forse la lunghezza che, al termine di una giornata così intensa, potrebbe essere asciugata un po’. Dettagli. E di tempo per rodare tutto ce n'è visto che adesso si replica fino al 31 agosto.