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Baby gang a Varese, il padre: "Perdono chi ha torturato mio figlio"

"So che significa essere in pensiero per il futuro dei propri ragazzi. Aguzzini vengano aiutati". I 4 sono stati condannati per tortura e ora devono scontare la pena in regime di permanenza in comunità

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"Alla fine, l'unica cosa davvero importante è che questi ragazzi vengano aiutati. Sono un padre e so cosa vuol dire essere in pensiero per il futuro dei propri figli". Lo afferma al Corriere della Sera il padre del 15enne che è stato segregato, legato e picchiato da 4 coetanei nel novembre scorso a Varese. Il genitore ha saputo perdonare il gesto che va al di là del bullissmo.

I 4 sono stati condannati per tortura dal Tribunale dei minori di Milano: il "capo" banda a 4 anni e sei mesi e 1.500 euro di sanzione e gli altri a 4 anni e 1.200 euro di sanzione. E ora devono scontare la pena in regime di permanenza in comunità.

L'uomo ha saputo perdonare e ribadisce che "non è presto, e lo dico chiaramente: da padre, li perdono. E spero che si ravvedano. L'unica cosa che avrei preferito, è che tutte le condanne fossero state uguali, perché per me sono tutti responsabili allo stesso modo".

La vittima dell'aggressione, racconta il papà " ora sta bene, è stato promosso, va bene a scuola. Adesso forse riusciremo ad andare in vacanza. E spero che dimentichi presto questa vicenda che poteva finire molto, ma molto peggio". Il giovane subito dopo il caso era stato ricoverato nel reparto di neuropsichiatria infantile per alcuni giorni.

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