Venezia non sarà inserita nella black list dell'Unesco, anticamera dell'espulsione dall'elenco dei siti che fanno parte del Patrimonio dell'umanità, e dove la città lagunare rischiava di finire. Lo ha annunciato il ministro della Cultura Alberto Bonisoli, precisando: "La decisione è stata presa a Baku, alla riunione per discutere il declassamento dei siti".
"Noi - continua poi su Facebook il ministro della Cultura - stiamo continuando a lavorare per portare le .GrandiNavi fuori da Venezia. Diversi mesi fa il Mibac ha posto il vincolo di interesse culturale al Bacino e al Canale di San Marco, al Canale della Giudecca e al Canal Grande. Vincoli contro i quali il Comune ha fatto ricorso. Ho scritto ai colleghi Sergio Costa e Danilo Toninelli per istituire una commissione tecnica che stabilisca i parametri sulla circolazione dei natanti nei canali sottoposti a vincolo".
Il sindaco Brugnaro: riconosciuto lavoro no alibi grandi navi - "Sono stati riconosciuti gli sforzi per la salvaguardia di Venezia. Ora niente più alibi per risolvere il tema delle Grandi navi". Lo afferma il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro dopo la decisione dell'Unesco che - secondo Brugnaro - è stata adottata all'unanimità e senza discussione nella riunione di Baku in Azerbaijan. "La comunità internazionale dell'Unesco ha riconosciuto gli sforzi che la Città sta facendo sistema con la Regione Veneto mettendo in atto per la salvaguardia del sito - rileva Brugnaro -. Dal 2015 a oggi, con questa Amministrazione, sono stati fatti importanti passi in avanti. Nello specifico, nel documento adottato dal Comitato si è definita positivamente con un 'welcome' la soluzione sulle navi da crociera per raggiungere la Stazione Marittima senza passare per San Marco e il canale della Giudecca ma per la bocca di Lido-Malamocco e il Vittorio Emanuele, con accosto a Marghera per quelle più grandi".