Roma blindata per l'arrivo del presidente russo Vladimir Putin
Il capo del Cremlino, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato dei rapporti con l'Italia ("Non avremmo voluto applicare le sanzioni") e con il governo ("Con Matteo Salvini punti di vista coincidono")
Una Roma blindata attende oggi Putin. Il presidente russo vedrà Papa Francesco in Vaticano, Mattarella al Quirinale, Conte a Palazzo Chigi, Di Maio e Salvini a Villa Madama. Al centro del vertice col premier ci sarà il rilancio del dialogo Italia-Russia. Nell'agenda del presidente russo è previsto infine un incontro privato con Silvio Berlusconi.
Il presidente russo torna in Italia per la prima volta dal 2015. All'epoca l'isolamento internazionale di Mosca, dovuto alla crisi in Ucraina e all'annessione della Crimea, era cosa recente, a Palazzo Chigi c'era Matteo Renzi e Roma puntava già a giocare un ruolo di pontiere. Oggi le sanzioni contro la Russia persistono, ma Putin sarà accolto da un governo, quello giallo-verde, che non solo rivendica l'amicizia con il capo del Cremlino ma si offre come vera e propria sponda per Mosca in Europa e oltre Oceano.
Conte: "Lavoriamo per il dialogo" - "Lavoriamo per coinvolgere in un dialogo costruttivo tutte le parti", ha infatti assicurato Conte, sottolineando che "le sanzioni non sono un obiettivo in sé" ma che "per superarle servono certi passi sia dall'Ucraina che dalla Russia" sulla crisi del Donbass.
Putin: "Con Salvini punti di vista coincidono" - "La Lega e il suo leader Salvini sono attivi sostenitori di un ripristino della piena cooperazione tra Italia e Russia; si pronunciano per una più rapida abolizione delle sanzioni anti-russe introdotte dagli Usa e dall'Ue. Qui i nostri punti di vista coincidono". Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista al Corriere della Sera, sottolineando l'"atteggiamento caloroso" del vicepremier italiano verso la Russia. "Nei nostri rapporti con gli Stati stranieri facciamo riferimento ai dirigenti legalmente eletti, legittimi. Siamo pronti a lavorare e lavoreremo con quelli che sono stati scelti dal popolo italiano a prescindere dalla loro appartenenza politica" aggiunge il capo del Cremlino.
Con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi "ci legano rapporti di amicizia pluriennali" ricorda Putin. "Silvio è un politico di statura mondiale, un vero leader che propugna fermamente gli interessi del suo Paese nell'arena internazionale. Suscita rispetto la sua sincera volontà di preservare e moltiplicare il potenziale accumulato nei rapporti tra i nostri Paesi. Non riusciamo a incontrarci spesso, ma quando tale opportunità si presenta, lui non si permette mai di discutere questioni di politica interna. E non lo faccio nemmeno io".
Putin: "Non volevamo applicare sanzioni anche all'Italia,ma impossibile fare altrimenti" - La Russia non avrebbe voluto applicare anche all'Italia le sanzioni economiche decise in ritorsione contro quelle adottate dai Paesi Ue, ma non ha potuto agire in modo selettivo, anche perché le sanzioni sono state approvate da tutti i partner dell'Unione.
"Con l'Italia rapporti particolari, collaudati da tempo" - "Con l'Italia abbiamo rapporti particolari, collaudati dal tempo. È stato messo a punto un dialogo basato sulla fiducia con la sua dirigenza. Viene costantemente condotto un lavoro congiunto nella sfera politica, economica, scientifica ed umanistica. Noi apprezziamo molto questo capitale di reciproca fiducia e di partenariato. Certamente abbiamo tenuto conto di questo fatto", ha quindi spiegato il presidente russo.
"Per quanto riguarda, invece, l'abolizione delle sanzioni, il primo passo lo deve fare chi le ha promosse, ossia l`Unione Europea. Allora la Russia potrà cancellare le misure di risposta adottate. Contiamo che alla fine il buon senso prevarrà, che l'Europa si lascerà guidare anzitutto dai propri interessi e non da suggerimenti altrui".
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