L'estate di Annalisa comincia con un "Avocado toast". Il nuovo singolo della cantautrice savonese è il preludio al nuovo album che arriverà in autunno. Un brano che si discosta dai canoni dei tipici tormentoni estivi e rappresenta uno dei tanti colori che andranno a comporre la paletta del nuovo lavoro. "Diciamo che è un estremo - spiega lei a Tgcom24 -. Un brano surreale, un po' folle e anche sensuale. Per me l'estate può essere anche così".
L'occasione per incontrare Annalisa è stato un brunch nel centro di Milano organizzato con i fan vincitori di un contest lanciato via social. Brunch rigorosamente a base di avocado toast arricchito da un breve showcase in cui lei ha avuto modo di cantare anche il nuovo singolo verificando sul campo che chi la segue ha già imparato a memoria i coretti di accompagnamento del ritornello. Una bella verifica per una canzone nata quasi come una scommessa. "E' nata a Los Angeles, al termine di una giornata di lavoro su cose completamente diverse - spiega lei -. Arrivati a sera, già belli stanchi, ci siamo detti 'proviamo a fare una cosa diversa'. Ed è nato questo pezzo senza regole".
Come mai avete deciso di puntare proprio su "Avocado toast" come primo singolo?
Avendo la possibilità di uscire con un pezzo d'estate ci è sembrato interessante offrire questa visione un po' diversa. Piuttosto che provare a fare qualcosa in cui altri sono più bravi di me, ho cercato di essere estiva ma senza snaturarmi. Io non sono solo quella che esce e fa festa, ma per esempio sono quella che si rilassa sulla spiaggia e si gode la possibilità di farlo. Raccontare la sensazione di calma e intimità legata all'estate è più difficile ma è quello che ho provato a fare perché io sono così.
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Hai detto che in studio stavate lavorando su cose completamente diverse. Dobbiamo pensare che "Avocado toast" non è quindi indicativo di come sarà l'album?
Premetto che abbiamo scritto e registrato tantissime canzoni e ancora dobbiamo scegliere quali finiranno nel disco. Detto questo il pezzo è coerente con il linguaggio, con l'uso delle metriche, di tutto il lavoro. Però nell'ambito di una grande varietà diciamo che rappresenta una delle cose più estreme.
Hai parlato di linguaggio. In che direzione stai lavorando?
La mia scommessa è sempre la stessa da qualche anno: portare nelle canzoni la realtà di tutti i giorni. Può sembrare strano magari sentire citare dropbox in un pezzo, come nel caso di "Avocado toast", ma è la nostra vita. Io in un giorno lo citerò quindici volte, è la nostra realtà. Perciò quando scrivo punto a qualcosa che rappresenti il mio vissuto che non un testo concepito in maniera più poetica.
Da un album all'altro ti sei sempre più esposta come autrice. Anche il prossimo lavoro sarà un passo avanti in questo senso?
Ho iniziato a scrivere a novembre del 2018 quindi diciamo che non mi sono quasi mai fermata. C'è tantissima carne al fuoco e sto continuando a scrivere ma comunque ci sono anche un sacco di idee che mi arrivano quotidianamente da altri autori. Perciò, non sapendo quali brani entreranno nel disco, non posso dire che ci sarà più o meno di me come autrice, ma il lavoro di scrittura è stato davvero intenso.
A proposito di idee che arrivano da altri autori, in "Avocado toast" hai rinnovato la tua collaborazione con Danti.
Il nostro rapporto va avanti da "Un domani" (brano incluso nell'album "Bye Bye" - ndr), che è la prima canzone su cui abbiamo lavorato insieme. Ed è venuto tutto facile. E' stato un incontro bello dal punto di vista proprio artistico perché ci capiamo in maniera molto veloce: uno finisce le frasi dell'altro in maniera spontanea. Quando si scrive e soprattutto quando si cerca di comunicare a tante persone, il fatto di essere in sintonia con chi sta lavotando con te e capirsi su un'idea che si cerca di condividere è fondamentale. Anche sul prossimo disco ci faranno tante cose fatte insieme a lui.
Sarà il tuo secondo album prodotto da Michele Canova. Come si è evoluto il vostro rapporto lavorativo ora che vi conoscete meglio?
C'è stato sicuramente un passo in avanti. Già il fatto che sia andata a Los Angeles a lavorare con lui testimonia come questa volta il lavoro sia stato costruito insieme. Quando lui lavorava su un pezzo c'ero anch'io, abbiamo scritto cose insieme, cosa che "Bye Bye" non era accaduta perché avevo scritto parecchio e poi c'erano alcuni pezzi che portavano la sua firma ma non la mia.
In attesa dell'album che programmi hai?
Ho ancora un po' di tempo per per divertirmi. Andrò in giro quest'estate a cantare questa canzone ma non farò ancora un tour. Cercherò di essere spensierata finché posso.