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Vacanze separate: come sopravvivere a un’estate senza lui

Può succedere, per ragioni di lavoro, per altri impegni o semplicemente per prendersi una pausa

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A volte è il lavoro che ci si mette di mezzo, scombinando i turni di ferie per cui non riusciamo a far combaciare i nostri giorni liberi con quelli che toccano al nostro partner. Altre volte possono essere impegni di famiglia, o questioni di budget, o anche il bisogno nostro o del nostro lui di avere un momento di stacco da vivere in autonomia. Insomma, le ragioni possono essere le più diverse, ma il risultato non cambia: le vacanze non vengono trascorse insieme. Come possiamo fare per vivere appieno i giorni di “singletudine” e insieme alimentare il rapporto, o almeno non farlo soffrire?

SE LA SCELTA E’ OBBLIGATA – A volte la vacanza separata è un obbligo, qualcosa che si deve accettare al di là della volontà dei due partner. In questo caso occorre fare buon viso a cattivo gioco e cercare di ritagliarsi uno spazio alternativo, per quanto piccolo, come un long weekend o almeno qualche gita fuori porta. Oppure può accadere che uno dei due partner decida di non rinunciare comunque alla propria vacanza e che l’altro resti a casa. Se la decisione è presa di comune accordo, le cose sono abbastanza semplici: un rapporto di coppia solido, basato sulla fiducia, non risente di una momentanea separazione, anzi può trarne giovamento. Facciamo semmai una chiacchierata a due prima della partenza e stabiliamo una serie di comportamenti ammessi o da evitare. Fissiamo anche qualche appuntamento telefonico di massima, a seconda delle possibilità di comunicazione nella destinazione scelta, tanto per evitare inutili ansie e bugie penose, ad esempio che lì il telefono “non prende”. E se l’altro non risponde subito in chat o su Skype, non facciamone una paranoia.

SE UNO DEI DUE VUOLE PARTIRE SOLO – La questione in questo caso è più complicata. Il partner che resta a casa si sentirà, naturalmente, escluso e ferito. I nemici del rapporto, in questo caso sono soprattutto la gelosia e il desiderio di rivalsa. Se questo è il nostro caso, faremo bene a tener presenti alcune cose. Tormentare l’altro con continui messaggi e telefonate farà male a noi e irriterà a morte il nostro lui: se il partner “fuggitivo” ha sentito il bisogno di staccare la spina anche da noi, la miglior cosa da fare è concedergli il suo spazio, nella speranza che questo basti a dare nuova linfa al rapporto. Lasciamogli vivere la sua vacanza e teniamo le dita incrociate: se tutto va bene, arriverà a sentire la nostra mancanza e sarà lui a mettersi in contatto. In caso contrario, sapremo almeno come stanno realmente le cose.

PER CHI RESTA – Per non alimentare il meccanismo dello stress e della gelosia, evitiamo di controllare ossessivamente i suoi profili social (se ha un po’ di accortezza non andrà a pubblicare le foto con una eventuale nuova conquista) e cerchiamo invece di vivere al meglio il tempo a nostra disposizione. Troviamo qualche attività interessante da praticare nel tempo libero, dedichiamoci a un hobby che trascuriamo da tempo, frequentiamo gli amici. In fondo, un periodo di separazione non è sempe negativo: può aiutare a riscoprire il valore di tante cose che davamo per scontate e, appunto, farci sentire la mancanza della nostra metà, ridonandoci la consapevolezza di quanto sia importante per noi. Ma nello stesso tempo scopriremo anche che siamo in grado di cavarcela e di divertirci anche da sole. E questo fa bene all’autostima.

LA GELOSIA – E’ il maggior tormento dei periodi di separazione. L’estate e la vacanza, poi, portano spesso con sé un ardore in più che, mixato con il senso di leggerezza tipico della lontananza da casa e dalle abitudini consuete, offrono a questo brutto sentimento un terreno perfetto su cui attecchire. Il sospetto, ma anche solo il timore, che lui possa incontrare un’altra è un veleno sottile che logora internamente, giorno dopo giorno. E’ anche una spirale che si autoalimenta e che va spezzata al più presto. Se sappiamo di essere facile preda di questo “mostro dagli occhi verdi”, facciamo patti chiari con il compagno prima della partenza: chiediamo da parte sua, e promettiamo dal lato nostro, sincerità e fedeltà. E, durante il periodo di separazione, facciamo esercizio di fiducia nei confronti dell’altro, vivendo le nostre giornate nel modo più sereno possibile. La comprensione e il rispetto reciproco possono davvero trasformare una mancata vacanza a due in una fonte di nuova energia per i mesi successivi.

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