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Nomine Ue, Salvini: "No a spartizione tra Francia e Germania"

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"L'importante è che il futuro dell'Europa non venga deciso a tavolino solo tra Berlino e Parigi". Così Matteo Salvini sulle nomine Ue, spiegando che "anche stamani ci siamo alzati con ipotesi di spartizione: Commissione ai tedeschi e Banca Centrale ai francesi". "In Europa ci sono 28 Stati - ha quindi aggiunto il vicepremier -: una soluzione che accontenti solo francesi e tedeschi non avrà l'appoggio italiano".

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