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Genova prepara la demolizione del Ponte Morandi, la scheda: venerdì rischio caos, le informazioni utili

Dall'evacuazione ai traghetti, passando per le polveri sottili: il 28 giugno sarà una giornata fondamentale per la ricostruzione del viadotto crollato il 14 agosto 2018

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Ci vorranno sei secondi per fare cadere le pile 10 e 11 del Ponte Morandi di Genova, con l'esplosione di oltre una tonnellata di dinamite. L'operazione comporterà però una serie di chiusure di autostrada (casello di Genova Ovest), strade e limitazioni alla ferrovia, a partire dalle 7, che potrebbe mandare in tilt la città per l'intera giornata. Dall'evacuazione ai traghetti, passando per le polveri sottili: ecco tutte le informazioni utili per residenti e non.

Sono state intraprese misure straordinarie della protezione civile e sono stati lanciati appelli, da enti come Enac e compagnie di navigazione, per avvertire i viaggiatori diretti al porto e all'aeroporto di muoversi con largo anticipo.

La demolizione - In pochi secondi 20mila metri cubi di calcestruzzo e acciaio finiranno a terra. Le due pile si piegheranno l'una verso l'altra e cadranno in grossi pezzi. Le vibrazioni avranno durata brevissima e saranno limitate, hanno spiegato i demolitori.

Le misure straordinarie - Tante le misure di mitigazione per limitare la diffusione delle polveri e la propagazione di vibrazioni. Oltre all'acqua nelle vasche sull'impalcato ("la più innovativa delle tecniche") quella gettata da 12 cannoni, quella presente nelle trincee sotto il ponte, che sarà minata per far alzare una barriera liquida e quella delle migliaia di sacche posizionate in prossimità dei fori con la dinamite. Previsti sacchi di sabbia per limitare l'onda d'urto verso la vicina autostrada, cumuli di terra ricoperti di tessuto non tessuto per attutire la caduta dei monconi e altre barriere protettive attorno al cantiere. In azione anche l'esercito con un esplosivo speciale sull'acciaio degli stralli, che saranno i primi a cadere.

Centraline per il monitoraggio delle polveri - Proprio la questione delle polveri sottili è stata al centro di forti polemiche e iniziative. Per monitorare l'inquinamento dell'aria in concomitanza con la demolizione, un gruppo di cittadini genovesi ha messo in funzione quattro centraline per il rilevamento in tempo reale delle polveri fini e ultrafini, Pm10 e Pm2,5 su balconi e terrazze di abitazioni nei pressi del viadotto. Queste vanno a sommarsi alle sette centraline istituzionali installate in loco.

L'evacuazione - Circa 500 persone con problemi e donne incinte lasceranno le loro abitazioni vicino al ponte dalla sera di giovedì. Altre 3.400 persone saranno sfollate dalle 5:30 della mattina. Non potranno dire "no", saranno obbligate a lasciare le case. Per loro buoni pasti e strutture dove passare la giornata con i proprietari di gatti separati da quelli che hanno i cani. Sono circa mille le persone che però non sono state ancora rintracciate. Se non ci saranno elevati livelli di polveri, torneranno a casa alle 22. Tutte riceveranno un cartellino identificativo con il quale saranno assegnati a una delle 8 strutture predisposte dal Comune.

La gestione di caldo e trasporti - La Protezione civile regionale ha preparato cinquemila bottigliette d'acqua che verranno distribuite agli automobilisti nel caso di code. La sala operativa resterà aperta come in caso di allerta meteo per gestire eventuali emergenze. Sull'autostrada A7 Serravalle-è stato decretato lo stop al traffico dalle 6 alle 22 nel tratto compreso tra l'allacciamento con la A12 Genova-Sestri Levante e la barriera di Genova ovest, in entrambe le direzioni, verso Genova e in direzione di Serravalle-Milano. Per l'intera giornata nessuna modifica è prevista per i treni regionali e quelli a lunga percorrenza fra Genova, Milano, Torino, La Spezia e Ventimiglia.

Il porto - Per cercare di evitare o mitigare i disagi per gli autotrasportatori diretti al porto di Genova, a causa delle limitazioni alla viabilità cittadina e autostradale dovute alla demolizione con esplosivo dei resti del ponte, l'autorità portuale ha allungato l'operatività dello scalo. Il varco internazionale di San Benigno questa sera chiuderà alle 24 anziché alle 22 e così accadrà anche per il varco di Ponente. Venerdì i varchi apriranno alle 5 anziché alle 6 e sabato 29 è stato prolungato l'orario di funzionamento del varco di San Benigno dalle 14 alle 18. Analogo prolungamento interesserà anche il varco di Ponente e il varco Passo Nuovo sarà operativo fino alle 24.

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