Usa 2020, i candidati Dem compatti contro Trump: "La foto shock dei migranti non è l'America"
La questione finisce al centro del primo dibattito che apre la corsa dei democratici alla Casa Bianca. Condanna unanime contro le politiche sull'immigrazione volute dal presidente Trump
La foto shock di un padre e della sua bimba di due anni morti annegati nel Rio Grande mentre cercano di attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti irrompe nel primo dibattito tra i candidati democratici alla Casa Bianca. Il fronte è compatto contro un solo nemico, il presidente Donald Trump. "Questa non è l'America", questa immagine "spezza il cuore e dovrebbe farci indignare tutti", dicono.
Sorpresa Castro, delude Beto - La lunga corsa verso la nomination per le elezioni presidenziali del 2020 inizia a Miami, con i dieci candidati democratici che si presentano all'America. E lo fanno in maniera diversa: la favorita della vigilia Elizabeth Warren parte forte, ma perde slancio con il passare dei minuti. Julian Castro mostra brillantezza e carisma fino al termine, e con lui Cory Booker e Bill Di Blasio. Un po' più nell'ombra appare invece Beto O'Rourke, che non riesce a sfondare, confermando i sondaggi che vedono in Pete Buttigeg, il sindaco di South Bend, il vero emergente fra le fila democratiche.
Uniti contro Trump - All'Adrienne Arsht Center i candidati si confrontano su tutti i temi principali. Si parte dall'economia, ma gli animi si scaldano sulla sanità con ognuno dei dieci che cerca di illustrare la sua ricetta. A unire il fronte degli aspiranti democratici è la bocciatura per le politiche dell'immigrazione di Donald Trump e l'emergenza clima. "Mobiliteremo 5mila miliardi per liberarci dalla dipendenza dai combustibili fossili", dice Beto. Castro invece assicura: il "mio primo atto da presidente sarà un decreto per rientrare nell'accordo di Parigi".
Sul fronte delle armi a riscuotere i maggiori applausi è Booker: "Se serve una patente per guidare, ne serve una per avere una pistola", dice. Il clima, insieme alla Cina e alla Russia, sono le maggiori minacce per gli Stati Uniti. Ma ce n'è una che batte tutte: Trump. Il presidente non twitta sul dibattito e sui suoi contenuti, anche se dall'Air Force One si lascia sfuggire un cinguettio di critiche a NBC e MSNBC per il problema tecnico che ha costretto l'interruzione di alcuni minuti del dibattito. "Dovreste vergognarvi", twitta Trump.
Le dichiarazioni finali dei singoli sono l'occasione per lanciare il proprio messaggio. E Castro batte tutti i rivali parlando in inglese e in spagnolo, e chiudendo con una frase a effetto: "Nel gennaio 2021 diremo adios a Trump".
Usa, la foto shock dei due migranti morti nel Rio Grande
SU TGCOM24