Hyundai Motors ha compiuto 50 anni nel 2017 e pochi sanno che una fetta del suo successo si deve a un italiano. E che italiano, Giorgetto Giugiaro è uno di quei nomi che hanno fatto la storia del design automobilistico ed è a lui, 45 anni fa, che si rivolsero i manager coreani per commissionargli unʼauto per lʼEuropa. Da quella fervida matita nacque la Pony.
Piccola due volumi compatta a trazione posteriore, la Pony è stata la prima Hyundai prodotta in serie. Fu presentata nel 1974 al Salone dell’auto di Torino e guardata un poʼ come unʼaliena, come oggi osserviamo i prototipi cinesi nei grandi Motor Show internazionali. Lʼinizio della commercializzazione in Europa avvenne nel 1978 e da allora Hyundai non si è più fermata, tanto da essere oggi il quinto gruppo automobilistico al mondo. Giugiaro ebbe carta bianca e lasciò lavorare lʼinarrivabile sua creatività, nel 1999 fu eletto “Designer del Secolo” da una giuria di 132 esperti e la Pony è soltanto una delle sue creature, accanto a meraviglie come Alfa Romeo Brera e Maserati Ghibli.
Per continuare la sua espansione, il gruppo coreano ha lanciato una nuova campagna di comunicazione: “Next Awaits”. Si tratta di una strategia per guardare al futuro, dovʼè già presente con le sue auto ibride ed elettriche (Ioniq e ora anche Kona) e presto sarà protagonista anche del comparto delle auto a guida autonoma. A condividere questa filosofia cʼè anche Kia, il più antico costruttore coreano, da anni nellʼorbita Hyundai.
Nata nel II Dopoguerra come consorzio dʼingegneria e delle costruzioni, Hyundai passò alla produzione di automobili alla fine degli anni 60, quando aprì lo stabilimento di Ulsan. Oggi questo è il più grande sito di produzione automobilistica integrata al mondo, con una capacità annuale di 1,6 milioni di unità, ma nel mondo il colosso coreano conta 8 stabilimenti produttivi e 7 Centri Ricerca & Sviluppo. A Nošovice, in Repubblica Ceca, ha raggiunto pochi giorni fa il traguardo di 3 milioni di auto prodotte.