Aquaviva è il brand luxury beachwear che si ispira all’incantevole paesaggio della Baia di Nerano, lungo la Costiera Amalfitana. Lo spettacolo mozzafiato della natura si riflette nelle creazioni di Acquaviva D’Aragona, giovane stilista in grado di trasferire nei costumi che disegna lo stesso alone di seducente mistero che avvolge la sua storia.
Ghost designer dall’identità nell’ombra, che affascina e conquista, come i suoi modelli mare, arricchiti di lurex, pizzi e tulle, per essere indossati come dei gioielli, eleganti e preziosi, da mattina a sera, per un bagno nelle acque cristalline del mare, ma anche per un aperitivo sulla spiaggia all’ora del tramonto.
Bikini, trikini e modelli interi vestono di sinuosa femminilità la bellezza del corpo femminile, creando un mix raffinato di luci e ombre, attraverso gli scintillii oro e argento dei tessuti, che richiamano i raggi del sole sulla pelle dorata, facendone risaltare l’abbronzatura. Filati lamé che brillano e risplendono, donando a ciascuna donna il piacere di essere ammirata per il suo naturale fascino, in un intrigante gioco di luci.
Chi è Acquaviva D'Aragona? Quali sono le tue origini e qual è stato il suo percorso di formazione?
Sono una ragazza qualsiasi, con un nome all’apparenza altisonante. Il cognome della mia famiglia è D’Aragona ma non ha alcun legame con la casata nobiliare. Mio padre tuttavia ha sempre nutrito un profondo interesse per la storia della città di Napoli e così ha deciso di chiamarmi Acquaviva, anche se fin da piccola il mio soprannome è Ada…un’altra passione di mio padre erano infatti gli acronimi. La mia formazione è nata e si è nutrita in ambito familiare. Non ho mai giocato con le bambole. Mia madre mi ricorda spesso, divertita, le sfilate che allestivo in casa, durante le quali parlavo con aristocratiche e immaginarie clienti venute da ogni dove per acquistare le mie creazioni.
La passione per la moda da dove arriva? Esiste un episodio significativo della tua vita che ti abbia fatto capire che saresti diventata una designer?
Ho sempre disegnato abiti. Non ci sono episodi significativi al di là di quei giochi d’infanzia prêt-à-porter! Il fatto che mia nonna fosse una sarta e che mi abbia insegnato a cucire, tuttavia, è stato decisivo.
Quando e com'è nato il brand Aquaviva? Come mai hai scelto di utilizzare il tuo nome per firmare le tue creazioni?
Sembra tutto un gioco del destino, una carambola senza respiro. Avevo programmato che la mia prima collezione fosse una capsule di costumi particolari. Il Mare mi ha guidata, la scelta del mio nome è stata del tutto naturale. Mi piace che il brand porti la mia firma, è una parte di me. E poi è come se dessi del tu alle donne che scelgono i miei modelli. Amo le relazioni umane e la vicinanza con le persone.
Come mai i costumi? Cosa rappresenta per te questo indumento?
Come ho detto, il mare mi dà molti suggerimenti. Inoltre credo nella bellezza femminile, nel valorizzare le sue forme, la sua pelle. Non escludo l’eventualità di ampliare i miei orizzonti e di creare anche abiti o accessori.
Quali sono le caratteristiche essenziali delle tue collezioni?
Eleganza, raffinatezza, valorizzazione della donna.
Che importanza assumono per te i materiali? A cosa risponde la scelta di utilizzare pizzi, tulle e lurex?
I materiali sono fondamentali perché punto tutto sulla qualità e sulla lavorazione sartoriale che amo seguire personalmente per ogni singolo pezzo. I miei capi sono realizzati nei pregiati laboratori napoletani, secondo i canoni dell’eccellenza artigiana Made in Italy. Pizzi, lurex e tulle sono tessuti eleganti e, anche se non sono semplici da utilizzare, ho cercato di inserirli con armonia nelle mie collezioni. Sono materiali che consentono di indossare un costume come fosse un gioiello, con la stessa preziosità. L’idea che mi muovo è quella di creare qualcosa che vada oltre il semplice beachwear. Mi piace definire i miei modelli come “Cocktail Bikini”.
© ufficio-stampa
L'ispirazione da dove arriva? Cosa troviamo della tua terra e dei suoi fantastici paesaggi nella tua linea beachwear?
Il lurex riesce a riprodurre il luccichio del sole sulla sabbia. Quando creo un capo, amo fare questo gioco: socchiudo gli occhi e osservo il mare. La mia prima collezione è nata proprio così, sulla baia di Nerano…
Sono stata guidata dai riflessi del sole, dalla luce tra le increspature del mare, dalla pelle abbronzata delle donne, dai colori del tramonto sulla Costiera Amalfitana…
Com'è la donna Aquaviva?
Forte, intraprendente, elegante e alla moda, ma soprattutto fiera del proprio corpo, consapevole della propria bellezza.
Cosa indosseremo sulle spiagge quest'estate?
Sinceramente non lo so. Il mio non è un gioco ad anticipare, preferisco seguire i nuovi trend e personalizzarli secondo la mia personale interpretazione. Tutto è già è stato fatto e tutto è stato già visto. Se togliamo questo, rimangono le nostre idee.
Chi è Acquaviva D'Aragona nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
Sono una persona semplice, mi piace stare con gli amici e con la mia famiglia. Amo leggere. Due libri che mi sono piaciuti molto, negli ultimi anni, sono “La vegetariana” di Han Kang e “Ogni coincidenza ha un'anima” dello scrittore italiano Fabio Stassi.
Cosa sogni per il futuro del tuo brand?
Sogno di avere la possibilità e l’onore di aiutare le donne. In futuro mi piacerebbe realizzare delle capsule a sostegno di associazioni per la difesa dei diritti delle donne. La moda è stile, non solo dal punto di vista estetico. Vorrei organizzare eventi benefici insieme a figure femminili di grande notorietà, in grado di rappresentare e tutelare l’universo delle donne. Un altro obiettivo che inseguo, per il prossimo futuro, è la sostenibilità: mi piacerebbe utilizzare, se possibile, tessuti rinnovabili e del tutto naturali.