Il maltempo flagella il Nord. A Modena una violenta grandinata ha danneggiato alcune auto e le strade della città emiliana sono state ricoperte da chicchi grandi anche come noci. La tempesta è durata circa un quarto d'ora. Stando ai primi aggiornamenti sarebbero trenta le persone nei pronto soccorso dei due ospedali: Policlinico e Baggiovara. Si tratterebbe di feriti lievi. Nel Modenese il vento ha raggiunto i 111 chilometri orari.
A Modena vento a 111 chilometri orari - Come spiega l'osservatorio geofisico dell'Università di Modena, la violenta grandinata che ha colpito la città non è stata una tromba d'aria ma un vento discendente dalla nube temporalesca denominato "downburst". Il vento in provincia di Modena, riferisce l'osservatorio, ha raggiunto i 111 chilometri orari. "Si tratta della seconda massima velocità in assoluto mai registrata presso il nostro osservatorio a un passo dal record assoluto di 112 chilometri orari del 24 luglio 2004 sempre durante un temporale".
A Bologna vetri e semafori danneggiati - Vetri delle auto e finestre danneggiate, alberi e rami caduti, sottopassi allagati e semafori scoperchiati. La violenta grandinata, con chicchi grossi come noci, che poco prima delle 16 si è abbattuta anche su Bologna e provincia ha creato diversi disagi, con il centralino dei vigili del fuoco intasato per le numerose chiamate.
La direzione regionale dei vigili del fuoco dell'Emilia-Romagna ha allertato due colonne mobili dei colleghi della Liguria per far fronte all'emergenza maltempo in Emilia. E in più i volontari della Protezione civile in supporto sempre per criticità regionali. Attualmente il Comando di Bologna riesce ad evadere il carico operativo determinato dalla criticità maltempo in città e nella provincia.
"Venti feriti nel Bolognese" - "E' presto per fare un bilancio, gli interventi per risolvere i danni causati dal maltempo sono ancora in corso, ne sapremo di più nei prossimi giorni. Al momento il 118 ci ha comunicato che ci sono una ventina di feriti lievi nel Bolognese e altri nel Modenese", per colpa della grandine. Lo ha detto il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile dell'Emilia-Romagna, Maurizio Mainetti. "I danni hanno riguardato soprattutto le automobili in strada e il settore agricolo. Nel Modenese, dove la situazione è stata più critica, i volontari della protezione civile sono a lavoro in supporto dei vigili del fuoco e dei Comuni".
Grandine su Milano - Viabilità in tilt a Milano nel quartiere Niguarda, dove il fiume Seveso è esondato per due volte sabato mattina, nel giro di poche ore, allagando garage e scantinati e costringendo i vigili a interrompere la circolazione su diverse strade. A provocare l'esondazione del fiume è stato un violento nubifragio che si è abbattuto sulla città e sull'hinterland. A tratti è caduta anche la grandine. L'assessore comunale all'Ambiente Mario Granelli ha fatto sapere su Facebook che la seconda ondata è stata più forte della prima e che lo scolmatore, che ha la funzione di diminuire la portata di piena del fiume prelevandone una parte, "sta lavorando ma non basta". Salgono intanto anche i livelli del fiume Lambro.
Emergenza rientrata in Valtellina - La situazione di emergenza a Delebio (Sondrio) per il maltempo sta rientrando e da questo pomeriggio dovrebbe essere revocata l'ordinanza di evacuazione che aveva riguardato 60 persone abitanti in zone a rischio. Lo si apprende dai carabinieri. A fare scattare l'allarme era stato il rischio frana nella zona di Canargo in Valtellina a circa 900 metri sul Lesina per il maltempo.
Nubifragio nel Cuneese: allertata la Protezione civile - Ancora maltempo sul Piemonte. Dopo il nubifragio di venerdì sul Torinese, questa volta la zona più colpita dai temporali è stata quella tra Mondovì e Garessio, nel Cuneese, dove si è abbattuta una violenta grandinata. Il manto bianco ha raggiunto i dieci centimetri a Priola. Allagamenti sono segnalati anche a Mondovì, mentre tra Vicoforte, Ceva e Mondoviìsono diverse le abitazioni senza energia elettrica. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco. Allertata la Protezione civile.