Donna scomparsa 20 anni fa nel Vicentino, la svolta nelle indagini: è stata uccisa e data in pasto ai maiali
La seconda moglie dell'allevatore Valerio Sperotto, Virginia Mihai, era sparita nel 1999. A vent'anni di distanza si riapre il caso grazie al ritrovamento di un'unghia all'interno di una porcilaia
Il ritrovamento dell'unghia di un alluce riapre il cold case legato alla scomparsa delle due mogli di Valerio Sperotto, l'ex allevatore di Velo d'Astico (Vicenza) morto nel 2011 a 64 anni. Il reperto è stato ritrovato all'interno di un'area dove Sperotto allevava i maiali. Le analisi hanno confermato che l'unghia apparteneva a Virginia Mihai, seconda moglie dell'uomo, di cui si erano perse le tracce nell'aprile 1999.
L'esito della consulenza sulle
tracce del Dna compiuta dai Ris e arrivata sulla scrivania del pm Hans Roderich Blattner, che ha riaperto il fascicolo due anni fa, non lascia dubbi: la corrispondenza è positiva al 100% con quella di Mihai. Il reperto proverebbe che
il corpo della donna è stato fatto sparire nella porcilaia presumibilmente da Sperotto, dal quale la vittima si stava separando.
La stessa fine, secondo le ipotesi investigative, potrebbe essere toccata
anche alla prima moglie dell'uomo, Elena Zecchinato, di cui si sono perse le tracce nel 1988. Le nuove prove, riferiscono i giornali locali, faranno partire a luglio
analisi più approfondite sulle tubature e sulle vasche della porcilaia, dove i carabinieri sono tornati nelle ultime ore per un sopralluogo.
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