Dl Sicurezza, Consulta: "I superpoteri dei prefetti violano l'autonomia dei Comuni"
La Corte Costituzionale ha invece giudicato inammissibili i ricorsi delle Regioni, che lamentavano violazioni delle loro competenze
La Corte Costituzionale, esaminando il decreto Sicurezza, ha ritenuto che sia stata violata l'autonomia costituzionalmente garantita a Comuni e Province. Pertanto, ha accolto le censure sull'articolo 28 che prevede un potere sostitutivo del prefetto nell'attività di tali enti. La Consulta ha invece giudicato inammissibili i ricorsi delle Regioni Calabria, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria, che lamentavano violazioni delle loro competenze.
In attesa del deposito della sentenza, la Consulta fa sapere che le
nuove regole su permessi di soggiorno, iscrizione all'anagrafe dei richiedenti asilo e Sprar sono state adottate nell'ambito delle competenze riservate in via esclusiva allo Stato in materia di asilo, immigrazione, condizione giuridica dello straniero e anagrafi (articolo 117, secondo comma, lettere a, b, i, della Costituzione), senza che vi sia stata incidenza diretta o indiretta sulle competenze regionali. Di conseguenza, la Corte ha giudicato inammissibili i ricorsi promossi dalle Regioni. Resta impregiudicata ogni valutazione sulla legittimità costituzionale dei contenuti delle norme impugnate.
"Prendiamo atto della sentenza della Corte Costituzionale, che non è entrata nel merito della legittimità costituzionale delle norme, ma si tratta soltanto del primo tempo della battaglia che abbiamo intenzione di combattere contro chi, come il ministro Salvini, calpesta i diritti umani più elementari". E' il commento a caldo del governatore toscano
Enrico Rossi.
Rossi ha spiegato poi che è già in discussione in
Consiglio regionale una proposta di legge della giunta "che individua le modalità generali di erogazione dei servizi per garantire livelli minimi di dignità umana a tutti. Li abbiamo chiamati diritti samaritani. La legge sarà presto approvata e domani con il capogruppo del Pd Leonardo Marras terremo una conferenza stampa per spiegarne i contenuti. Sfidiamo il governo a ricorrere, se vorrà, contro questa legge, convinti della legittimità costituzionale di ciò che andiamo sostenendo".
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