La mamma del bimbo di 4 anni annegato mercoledì in una piscina del parco Mirabilandia, a Ravenna, è stata iscritta nel registro degli indagati per omicidio colposo in cooperazione. La donna è stata sentita inizialmente come testimone, ma la sua audizione è stata interrotta alla luce degli eventuali profili penali che stavano emergendo.
Il Procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, annunciando l'apertura del fascicolo aveva parlato di "una tragedia" spiegando che "sono in corso accertamenti preliminari per verificare eventuali negligenze o imprudenze da parte di chi era preposto alla vigilanza del bambino".
L'autopsia sul corpo del bimbo sarà effettuata al più tardi nella giornata di sabato. Gli investigatori stanno visionando le immagini del sistema di videosorveglianza, in particolare i filmati di due telecamere installate proprio sul punto della piscina in cui sono avvenuti i fatti. I video "daranno un importante contributo alla ricostruzione dell'esatta dinamica del fatto", ha spiegato il procuratore. Alle verifiche stanno contribuendo anche i tecnici della Medicina del Lavoro dell'Ausl. Ciò lascia intuire che vi siano accertamenti pure sulle condizioni di sicurezza di Mirabeach, l'area delle piscine del parco.
Mirabilandia, con il direttore generale Riccardo Marcante, ha assicurato la massima collaborazione agli inquirenti per le indagini e ha espresso "profondo dolore e vicinanza ai genitori e ai parenti per la gravissima perdita". Il giorno dei funerali del bambino, figlio unico, il Comune di Castrocaro proclamerà il lutto cittadino. "Siamo straziati per quello che è successo, la famiglia di Edoardo è amata e conosciuta da tutti in paese", ha detto il sindaco Marianna Tonellato.