Una valanga ha travolto 7 alpinisti, tra cui 4 italiani, impegnati in una spedizione in Pakistan: i nostri quattro connazionali sono vivi ma bloccati in quota. L'incidente è avvenuto nelle prime ore di lunedì mattina, a 5.300 metri d'altezza, nella valle di Ishkoman, nel distretto di Ghizer. L'esercito locale sta organizzando i soccorsi che partiranno solo martedì a causa delle condizioni meteo e della lontananza del campo base dal luogo dell'incidente.
Il gruppo è guidato da Tarcisio Bellò e composto da Luca Morellato, David Bergamin e Tino Toldo. Oltre ai quattro italiani, fanno parte della spedizione tre pakistani: Nadeem, Shakeel e Imtiaz. Quest'ultimo risulta essere l'unica vittima. Alcuni tra i sei sopravvissuti sarebbero però rimasti feriti: tra questi Tarcisio Bellò, che avrebbe riportato delle fratture.
Obiettivo una cima di 5.800 metri finora inviolata - L'obiettivo degli alpinisti è una cima inviolata di circa 5.800 metri nell'area dell'Hindu Kush, individuata nel 2017 dall'alpinista Franz Rota Nodari, scomparso nel marzo 2018 sul Concarena. A lui, oltre che a Daniele Nardi e Tom Ballard, morti a febbraio sul Nanga Parbat, è dedicata la spedizione guidata da Bellò.
Dispersi anche due alpinisti cinesi - Inoltre due alpinisti cinesi risultano dispersi su un picco tecnico di 6.400 metri nella zona tra il ghiacciaio Liligo e le Torri di Trango, nel nord del Pakistan. Lo rende noto Karrar Haideri, segretario del locale club alpino. Un terzo membro della squadra che era rimasto nel campo base ha inviato un sos dopo che i suoi compagni non sono riusciti a rientrare come previsto. Sono stati ascoltati l'ultima volta il 14 giugno.