INATTESO ACCORDO

Bryan Singer patteggia per le accuse di stupro: 150mila dollari per chiudere il caso

Nel 2017 Cesar Sanchez-Guzman ha accusato il regista di abusi sessuali su minore

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Bryan Singer ha scelto di patteggiare nel caso che lo vede imputato per stupro nei confronti di Cesar Sanchez-Guzman, che lo aveva accusato di averlo aggredito nel 2003 quando aveva 17 anni. Il regista di "X-Men""I soliti sospetti", che si è sempre dichiarato innocente, ha preferito versare 150 mila dollari (circa 133 mila euro). L'uomo lo aveva denunciato nel 2017, raccontando che la violenza fosse avvenuta durante un party su uno yacht a Seattle.

I legali del regista e le controparti della presunta vittima hanno trovato l'accordo per l'indennizzo e subito dopo l'annuncio l'avvocato di Singer, Andrew Brettler, ha spiegato il motivo che ha spinto il regista a pagare: "Mr Singer ha negato persino di conoscere questa persona, figurarsi aver interagito con lui oltre 15 anni fa. La decisione di risolvere la questione in modo economico è stata semplicemente presa per questioni di affari perché procedere oltre avrebbe fatto spendere più di quanto richiesto per pagare i creditori che stavano avanzando dei soldi quando Sanchez-Guzman ha dichiarato di essere ristrettezze economiche".

La denuncia nei confronti del filmmaker era stata presentata lo stesso giorno in cui p stato allontanato dal set di "Bohemian Rhapsody", il biopic su Freddie Mercury con protagonista Rami Malek, sostituito da Dexter Fletcher.