"Continuiamo con il lavoro preparatorio che può portare alla procedura d'infrazione" nei confronti dell'Italia per debito eccessivo. Lo ha affermato il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. Non si è fatta attendere la replica del ministro Giovanni Tria, il quale porterà altri dati all'Ue "e non chiacchiere" anche entro fine luglio. "La lettera da inviare a Bruxelles è quasi pronta", ha annunciato il premier Giuseppe Conte.
Per il presidente del Consiglio "i nostri fatti e le nostre azioni sono scritti nei nostri bilanci, nei conti e nelle nostre entrate. E a chi ha fatto notare che tra una settimana potrebbe scattare la procedura di infrazione per debito eccessivo, Conte ha replicato: "Non abbiamo bisogno di manovre correttive".
Tria ha poi ribadito: "Io porto dati e non chiacchiere, abbiamo maggiori entrate e quindi maggiori ricavi". Poi precisa che nell'incontro con il commissario "abbiamo posto el basi di quello che discuteremo, gli obiettivi del negoziato" e parla di "dialogo costruttivo. Non devo convincere Moscovici con le mie argomentazioni, abbiamo deciso cosa porterò. I negoziati si fanno così".
Moscovici: "Cercheremo di evitare la procedura, ma le regole vanno rispettate" - "La procedura è giustificata" nei confronti dell'Italia ma, ha aggiunto Moscovici, "cerchiamo in tutti i modi di evitarla". Tuttavia "le regole devono essere rispettate". "Ho presentato i principali punti del pacchetto di primavera per il semestre europeo in particolare per quanto riguarda l'Italia. E ringrazio Centeno per il chiaro sostegno che ha dato all'analisi della Commissione", ha detto ancora il commissario agli Affari economici al termine della riunione dei ministri delle finanze della zona euro durata oltre 15 ore a Lussemburgo.
"Accolgo con favore gli impegni di Tria e Conte, so che agiscono in buona fede e con buona volontà per un accordo, ma ci servono più dati, più impegni, fatti, e misure necessarie, perché alla fine le regole sono regole e i conti devono tornare", ha concluso Moscovici. "E' in questo spirito che dobbiamo avere scambi con le autorità italiane, in questo momento una procedura è giustificata, vogliamo evitarla, ma per farlo dobbiamo assicurare che le regole siano rispettate nel 2019 e 2020".
Ecofin: giustificata la procedura - Avallate dall'Ecofin le valutazioni della Commissione sui conti del nostro Paese, in particolare quella sull'inadempienza alla regola del debito. "Quello che conta adesso - dice il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis - è che debito e deficit vengano messi su una traiettoria di discesa".