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Svizzera, dopo 28 anni le donne tornano in piazza: "Stesso stipendio dei maschi"

Le lavoratrici guadagnano il 20% in meno dei lavoratori. I collettivi femministi locali hanno invitato le concittadine a interrompere il lavoro

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Dopo ventotto anni, le donne svizzere tornano in piazza per chiedere la parità salariale. Le lavoratrici guadagnano, infatti, il 20% in meno dei lavoratori, che diventa un 34% se parliamo di salario netto. Per tutta la giornata del 14 giugno è dunque previsto uno sciopero lanciato dai collettivi femministi locali, che hanno invitato le concittadine a interrompere il lavoro. Le donne saranno vestite di viola, il colore della protesta.

Sciopero femminista in Svizzera

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Non solo parità salariale. Le donne chiedono "una generale riduzione dell'orario di lavoro per consentire una migliore ripartizione del lavoro retribuito e non retribuito", congedi parentali per accudire bambini o parenti malati, abolizione delle tasse sui prodotti per l'igiene femminile.

L'ultimo sciopero generale del Paese si svolse nel lontano 1981, mentre il primo (e ultimo) femminile nel 1991. Alle manifestazione del 14 giugno 201, anche gli uomini sono stati invitati a interrompere il lavoro.

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