Sale la tensione tra Usa e Iran dopo che il Pentagono ha diffuso un video in cui si vedono i Pasdaran affiancare la petroliera giapponese Kokuka Courageous e tentare di rimuovere quella che viene descritta come una mina magnetica inesplosa dal fianco della nave cisterna. Secondo Washington, le Guardie della Rivoluzione sarebbero intervenute per nascondere le prove del loro coinvolgimento. L'armatore della petroliera: "Oggetti volanti, non mine".
Il danneggiamento delle petroliere - Giovedì due petroliere, una norvegese e una giapponese, sono state attaccate nel golfo dell'Oman e soccorse da navi militari statunitensi e iraniane. Washington ha accusato Teheran dell'offensiva, per gli Usa messa in atto per sabotare la missione di Shinzo Abe in Iran. Il segretario di Stato Mike Pompeo ha quindi parlato di risposta "economica", ma poco dopo è stato parzialmente smentito da fonti dell'amministrazione Usa che hanno precisato che "tutte le opzioni sono sul tavolo, inclusa quella militare". L' Iran ha respinto "categoricamente", tramite la sua missione all' Onu, le accuse degli Stati Uniti.
Armatore petroliera: "Oggetti volanti, non mine" - L'armatore giapponese proprietario della petroliera Kokuka Courageous ha fatto sapere di aver notato "oggetti volanti" prima dell'esplosione, escludendo in questo modo che a causare i danni siano state mine, come suggerito dagli Stati Uniti.
Trump: "Iran è responsabile" - Mentre la comunità internazionale auspica una freno alle tensioni tra Iran e Usa, il presidente degli Stati Uniti resta fermo nella sua posizione. "L'Iran è responsabile dell'attacco alle petroliere", ha dichiarato infatti Donald Trump, spiegando di star valutando quale debba essere la reazione Usa: "Vedremo cosa succederà". Quanto al timore che lo stretto di Hormuz possa venir chiuso, il tycoon ha rassicurato che "non lo sarà, ma se lo sarà non durerà a lungo".
Usa inviano un aereo militare di pattugliamento - Gli Stati Uniti hanno inviato un P-8 Poseidon, un aereo da pattugliamento marittimo, e non escludono scorte militari ai convogli commerciali che attraversano lo stretto di Hormuz.
Anche la Gran Bretagna punta il dito contro l'Iran - Intanto la Gran Bretagna si allinea alla posizione americana. Il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, afferma che la responsabilità di Teheran appare "quasi certa".