Theresa May ha formalizzato le dimissioni da leader del partito conservatore britannico, annunciate due settimane fa dopo il fallito tentativo di ottenere la ratifica di un accordo sulla Brexit in Parlamento. Il premier resterà alla guida del governo fino a quando i Tory non avranno eletto un successore: le procedure ufficiali scatteranno la settimana prossima, per concludersi fra il 22 e il 25 luglio. In campo ci sono già 11 pretendenti.
Tra i possibili successori, secondo un sondaggio YouGov pubblicato dal Times il 24 maggio, giorno dell'annuncio delle dimissioni da parte della May, il favorito sembra essere l'ex sindaco di Londra, Boris Johnson. Tra gli altri possibili candidati alla leadership conservatrice ci sono poi anche Michael Gove (attuale ministro dell'ambiente), Jeremy Hunt (ministro degli Esteri), Andrea Leadsom (già in lizza per Downing Street nel 2016), Dominic Raab (ex ministro per la Brexit), Sajid Javid (ministro dell'Interno), Matt Hancock (ministro della Sanità), Rory Stewart (ministro dello Sviluppo internazionale), Kit Malthouse (ex vicesindaco di Londra sotto Boris Johnson), Esther McVey (ex ministro del Lavoro), Mark Harper (sottosegretario all'Interno dal 2010 al 2015) e Sam Gyimah (ex sottosegretario all'Università).