Non c'è pace per il Parco Kruger di Johannesburg, in Sudafrica. Dopo la morte del bambino di 2 anni aggredito da un leopardo, 14 leoni sono fuggiti dalla riserva. "La popolazione deve essere prudente e in stato di allerta continua", avverte il Dipartimento provinciale dell'Ambiente e del Turismo in un comunicato. Nel frattempo i ranger hanno avvistato un branco di felini "a piede libero" nei pressi del confine con il Mozambico; dopo la cattura, si studierà come reinserirli. Si tratta della "fuga" più significativa in tutta la storia dei parchi sudafricani.
Il branco si troverebbe nei pressi di una comunità mineraria confinante con il parco: lo hanno detto alcuni funzionari, avvisando tutte le persone di essere vigili. I leoni sono stati infatti avvistati attorno alla miniera di fosfato di Foskor, fuori dalla città di Phalaborwa. "I dipendenti della miniera di Foskor e il pubblico devono restare sempre all'erta", ha sottolineato il Dipartimento provinciale dell'Ambiente e del Turismo.
Il governo sudafricano vorrebbe che i leoni venissero reinseriti nel parco, ma le autorità locali non sono d'accordo. "Non è una buona idea riportarli nel parco - ha spiegato Ike Phaahla, portavoce dell'Ente Nazionale parchi sudafricani - perché continuerebbero a fuggire a causa di altri leoni dominanti con cui sono in conflitto. Dobbiamo trovare per loro un'altra area naturale in cui potranno stabilire il proprio territorio".
Il Kruger National Park è una delle riserve naturali più grandi dell'Africa: ricopre un'area di 19.485 chilometri quadrati e, secondo le stime più accreditate, in esso vivono circa 1600 leoni. L'area è in gran parte recintata e la fuga dei felini è la più grande della storia di tutti i parchi sudafricani. Non rimane però chiaro come gli animali siano riusciti a lasciare un'area recintata come quella del Parco Kruger.