CRIMINALI SENZA SCRUPOLI

Trani, ritrovato il furgone rubato agli atleti della nazionale di calcio disabili

A bordo attrezzature e carrozzine per un valore di 70mila euro. L'appello lanciato in precedenza da Checco Zalone: "C'è speranza per tutti, persino per voi ladri"

E' stato ritrovato il furgone rubato alla nazionale di Powerchair football, il calcio in carrozzina elettrica. Il mezzo appartiene a cinque atleti disabili pugliesi che stavano per partire in vista del primo ritiro con la squadra a Jesolo il 13 maggio. A bordo del furgone ci sono anche le due carrozzine da
gioco e tutta l'attrezzatura sportiva per un valore di oltre 70mila euro. L'atleta Donato Grande spiega che "il furgone è sensibilmente danneggiato".

L'associazione sportiva "Oltre Sport" aveva impiegato mesi per ottenere i fondi necessari all'acquisto.

L'appello: "Fatecelo ritrovare, questa sarebbe una sconfitta per tutta la Puglia" - Anita Pallara, presidente dell'associazione nazionale famiglie Sma e atleta della nazionale, aveva lanciato un appello per ritrovare il mezzo "in qualsiasi posto, anche in aperta campagna, anche con una segnalazione anonima. Arrivare in nazionale, oltre ad essere un sogno è frutto di tanti sacrifici e non andare al primo raduno della nazionale in carrozzina elettrica è una sconfitta non solo per noi ma per tutta la Puglia".

Checco Zalone: "C'è speranza per tutti" - Anche Checco Zalone, che in passato ha prestato la sua notorietà e la sua ironia ad uno spot in favore della  ricerca sulla Sma, era intervenuto sui social per chiedere la restituzione del furgone. "Messaggio ai ladri del furgone dei miei amici Sma: c'è speranza per tutti, persino per voi". 

Proprio da Trani partiranno tra due giorni i cinque atleti pugliesi della nazionale di Powerchair assieme all'allenatore della nazionale, Sante Varnavà, e al suo vice. Per raggiungere Jesolo il 13 maggio Anita Pallara, Ilaria Mesaroli, Vincenzo Apruzzese, Pasquale Troccoli e Donato Grande (che sul palco di Sanremo 2021 ha palleggiato con Zlatan Ibrahimovic), oltre ad essersi vaccinati, hanno effettuato tamponi e si sono allenati a lungo. 

Lunedì avevano caricato il furgone e lo avevano lasciato nel parcheggio della chiesa dei Santi angeli custodi, a Trani, a circa 50 chilometri a nord di Bari. "Lo abbiamo lasciato nel luogo più sicuro di tutti gli altri", dice Pallara. La notte scorsa però ignoti hanno forzato il cancello del parcheggio e si sono impossessati del mezzo, che ha sulle fiancate le effigie dell'associazione "Oltre Sport" e delle "Famiglie Sma". Impossibile per chiunque, quindi, non accorgersi che si trattava di un mezzo per persone diversamente abili. 

"A Jesolo - spiega Anita Pallara - oltre che ad allenarci e a fare partitelle ci sarebbero stati momenti di socializzazione dopo il lungo isolamento provocato dalla pandemia. Avremmo incontrato la nazionale di hockey in carrozzina elettrica, che è campione del mondo, altri atleti e personaggi del mondo dello sport. Ora, invece, rischiamo di non partire più perché per noi quell'attrezzatura è insostituibile sia perché è fatta su misura sia per il suo valore economico".