Una sferzata di energia, provocazione, libertà e trasgressione. È animata da uno spirito di sicurezza di sé, divertimento, positività e potenzialità senza confine, la collezione Uomo primavera-estate 2020 che Prada ha presentato a Shanghai, negli spazi post-industriali del Minsheng Art Wharf. Si chiama ‘Optimist Rhythm’, ‘ritmo ottimista’, dall’intento di considerare la fiducia verso la vita come alternativa alla realtà.
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© getty|Miuccia Prada al termine della sfilata
© ufficio-stampa|Considerato uno dei silos più grande dell’Asia con le sue 80mila tonnellate di capacità, il Minsheng Wharf - un ex magazzino per grano e cereali - è una testimonianza eloquente del retaggio industriale, un monumento ‘accidentale’. L’installazione degli spazi per la sfilata Prada Uomo primavera/estate 2020 è a tratti interrotta da reminiscenze del suo passato
© ufficio-stampa|Ancora l’esterno del Minsheng Art Wharf di Shanghai
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© ufficio-stampa|Ancora l’esterno del Minsheng Art Wharf di Shanghai
UN’ALCHIMIA DI PROPORZIONI – Un gioco scherzoso di dimensioni. I classici sono decontestualizzati, lunghezze differenti si sovrappongono, l’occhio sembra incoraggiato a rivalutare: una camicia lunga può rimandare alla linea di una giacca sartoriale, polo e felpe hanno volumi macro, la realtà appare distorta. Il colore è puro, potente, luminoso e vibrante. Vengono così incluse nuove tonalità neutre, colori tenui e riposanti che accompagnano il cachi, il nero e i colori sintetici. Vince il ‘mix and match’: capi di alta sartoria sono accostati ad altri più ‘pop’ e sportivi. La tecnologia diventa oggetto di culto: simboli di un’era ormai superata (come le musicassette e le telecamere) sono usati come ornamenti, puramente decorativi. Anche il fascino della storia è una forma di trasgressione, il ricordo può essere una ribellione. Guardando indietro, guardando avanti, in costante mutamento.