Il mondo dei videogiochi, paradossalmente, è meno innovativo di quello che si potrebbe immaginare. La tecnologia è sempre in evoluzione, ma tutto si basa sempre su alcuni pilastri quasi indistruttibili e ci vogliono vere e proprie rivoluzioni per imporre cambiamenti di portata epocale. Uno di questi lo ha portato, per esempio, la prima PlayStation quando entrò con la potenza di un’esplosione nucleare in un mondo dominato da Sega e Nintendo. Oggi, il potenziale distruttivo per lo status quo videoludico ce l’ha nientemeno che Google.
Non è certamente la prima volta che si parla di videogiochi in streaming: si tratta di delegare ai server su Internet l'elaborazione tecnica di un gioco, invece che farla “girare” su una console. L’utente, in questo caso, si limita a inviare tramite controller i comandi via Internet e a ricevere le immagini sul suo televisore (o, con Stadia, su tablet o smartphone).
Sony stessa, con PlayStation Now (da poco disponibile anche in Italia), consente l’accesso via Internet a un parco di titoli del passato, giocabili senza dover possedere fisicamente il gioco sulla console, nemmeno in formato download. Google, però, rilancia decisamente su questo aspetto, forte dei suoi server e della sua potenza comunicativa.
Ecco quindi Google Stadia (ve ne avevamo già parlato qui), una piattaforma completamente online per giocare anche ai titoli più recenti, su qualsiasi schermo. Interessante, vero? Quello che Google ci propone è di dimenticare le classiche console collegate al televisore (e la spesa iniziale per acquistarle) ma di rivolgerci a Internet anche per i videogiochi, così come abbiamo imparato a fare per film e serie TV. Una sorta di Netflix dei videogiochi, nelle intenzioni, che potrebbe soppiantare per sempre il modo classico con cui abbiamo sempre videogiocato in casa. La realtà, però, non è proprio questa.
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Il diavolo, infatti, sta nei dettagli e proprio di questi dettagli ha parlato Google in un evento a cui abbiamo assistito, naturalmente, in streaming e organizzato proprio poche ore prima dell’inizio delle danze dell’Electronic Entertainment Expo, la fiera più importante dell’anno per tutto quello che riguarda l’intrattenimento elettronico.
Google Stadia sarà disponibile a partire dal prossimo mese di novembre anche in Italia e sarà in partenza basato su un servizio ad abbonamento. Per 9,99 Euro al mese, avremo accesso al servizio “Pro” che, analogamente a quanto avviene con PlayStation Plus e Xbox Live Gold, offrirà una selezione giochi compresi nel prezzo utilizzabili alla massima risoluzione e frame rate consentiti (4K HDR e 60 frame al secondo, con audio 5.1). Nel corso del 2020 verrà invece lanciata una versione “base” del servizio, completamente gratuita, in cui non saranno compresi giochi e permetterà di giocare al massimo a risoluzione Full HD (1080p). Infine, al lancio sarà disponibile a 129,00 Euro, un pacchetto speciale “Founder’s Edition” che contiene un Chromecast Ultra da collegare al televisore per ricevere lo stream dei giochi da Google, un controller in edizione limitata, tre mesi di abbonamento Pro, altri tre mesi da regalare a un amico e la versione completa e aggiornata di Destiny 2.
Quello che salta all’occhio è che, in fondo, Google Stadia sui titoli più recenti diventa sostanzialmente un negozio online, in cui si potranno acquistare giochi come Baldur’s Gate 3, Doom Eternal, Assassin’s Creed Odyssey, la recente trilogia di Tomb Raider e The Division 2. I prezzi dei singoli giochi non sono ancora stati annunciati, mentre per dotarsi del controller che consentirà di giocare su Tablet, Smartphone (solo Google Pixel 3, al lancio, però), PC e televisore saranno necessari 69,00 Euro.
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Insomma, Google fa sul serio e intende entrare con forza in un settore, quello dei videogiochi, in continua espansione. I dubbi restano a proposito delle performance: riusciranno le nostre connessioni a garantire prestazioni adatte per poter giocare su un server remoto? Il servizio sarà fruibile a partire da una velocità consigliata di 10 Mbps in download per uno streaming a 720p con audio stereo (la velocità minima raccomandata è di 5 Mbps), da 10 a 35 Mbps si potrà a giocare a risoluzione 1080p, con HDR e audio 5.1, mentre per la risoluzione massima 4K, con HDR, 60 frame al secondo e audio 5.1 saranno necessari 35 Mbps minimi. Dal punto di vista delle prestazioni, insomma, Google Stadia sarà tutto da scoprire: l'idea di dimenticare la necessità di acquistare una console è certamente affascinante, ma il successo del nuovo servizio dedicato al gaming di Google dipenderà necessariamente dalle prestazioni della nostra rete e dalla varietà e completezza di giochi disponibili sul servizio.