L’estate è galeotta: saranno le temperature che si impennano, o forse gli abiti più succinti delle giornate afose, o ancora il risveglio dei sensi che si accompagna alla bella stagione. Qualunque ne sia la causa, il dato è certo: durante i mesi estivi si tradisce di più. Se non voliamo arrenderci a questa dura realtà, non ci resta che fare tutto il possibile per mantenere in buona salute il rapporto con il nostro (o la nostra) partner. Perché, come si suol dire, prevenire è meglio che … avere brutte sorprese. Qualcosa si può fare, almeno entro certi limiti.
TRADIMENTI “CERTIFICATI” – Uno studio, realizzato qualche stagione fa dall'Istituto di Evoluzione Sessuale (Ies) di Milano, certificava ufficialmente che l’estate è la stagione dei tradimenti. Un’indagine, condotta online su un campione di oltre 3mila internauti, metà maschi e metà femmine tra i 18 e i 50 anni, ha rivelato che secondo l’80% per cento del campione, indipendentemente dal sesso e dall’età, l’estate è la stagione per eccellenza di tradimenti e scappatelle. Lo studio sottolinea anche la fine del “tipo da spiaggia” (bagnino o istruttore sportivo per le donne; oppure avvenente vicina di ombrellone per gli uomini) come partner occasionale per la scappatella estiva, surclassato da colleghi e colleghe rimaste in città. Lo studio ipotizza che la causa di questo cambiamento sia probabilmente l’accorciamento della villeggiatura, o anche la preferenza per qualcuno più vicino alla normale quotidianità. In ogni caso tutti gli intervistati concordano che il solleone rende più disinibiti e più propensi a cercare uno svago, anche amoroso.
SCAPPATELLA O TRADIMENTO? – La differenza non è di poco conto e richiede contromisure differenti. Se ci concediamo une breve distrazione, o se a cedere è il nostro partner, il silenzio può essere la strategia migliore. In questi casi è meglio evitare un polverone o confessioni che addolorerebbero il nostro compagno, quando siamo certi che si è trattato di un fatto occasionale e destinato a non ripetersi. Se invece è in ballo una storia seria, l’onestà è d’obbligo. Di solito una storia parallela con un'altra persona è sintomo della fine o della pessima salute di una relazione, per cui è meglio essere onesti e, se è il caso, darci un taglio. I triangoli amorosi sono faticosi da gestire e portatori di grandi dispiaceri per tutte e tre le parti in causa.
CURARE LA SALUTE DEL RAPPORTO – Se teniamo al nostro compagno o compagna, facciamo del nostro meglio per tenere viva la fiamma amorosa e per stare bene insieme. Non servono grandi piani: facciamo del nostro meglio per andare d’accordo, cerchiamo di essere accomodanti su qualche aspetto su cui di solito siamo più intransigenti, concediamo un po’ di noi stessi con generosità. Curiamo il nostro aspetto e cerchiamo di mostrarci attraenti: l’amore, si sa, è anche questione di chimica. Indirizziamo verso il nostro lui o lei la curiosità e gli adori che l’estate tende a suscitare; inventiamo magari qualche cosa di nuovo per accendere o riaccendere la passione. Ritagliamoci qualche momento per una breve fuga a due, in cui riposare e ritrovare l’armonia, dopo lo stress dell’anno di lavoro.
GESTIRE LA GELOSIA – Il sospetto, o anche solo l’ombra, del tradimento è capace di scatenare ire funeste. Visto che la stagione è particolarmente a rischio, saremo tentati di intensificare “la sorveglianza”. Attenzione però: un eccessivo controllo, soprattutto se ingiustificato, può creare guai seri. Meglio un confronto schietto, in cui ribadire la propria intenzione di offrire, ma anche di volere, un rapporto esclusivo. Ottenuta rassicurazione in questo senso, evitiamo il balletto dei controlli alle sue e-mail, messaggi, cronologia del computer e dello smartphone, e non permettiamogli di farlo con noi: è umiliante per chi la fa e orribile per chi la subisce. E se poi scoprissimo qualcosa che non va, ricordiamoci che il perdono è una virtù sublime.
PATTI CHIARI – Fermo restando che nulla può darci l’assoluta certezza che conserveremo (sia il nostro partner, ma anche noi stessi) una fedeltà cristallina, cerchiamo di stabilire qualche regola: discutiamo serenamente e in modo assertivo i comportamenti che non approviamo ed eventualmente le persone che non ci sono gradite. Mettiamo in conto che a ogni nostra richiesta nei confronti del partner ne corrisponda una analoga nei nostri confronti. Circondiamoci di una cerchia di amici, reali e virtuali, che supportino il nostro rapporto, senza remare contro: può essere una buona idea rompere con ex fidanzati o amici particolari che possono creare tentazioni, tensioni e anche solo rivalità troppo accese.
AFFRONTARE LA DISTANZA – Se i periodi di vacanza dei due partner non sono gli stessi e non c’è alternativa, si deve obbligatoriamente fare di necessità virtù. Cerchiamo di partire lasciandoci alle spalle una situazione serena, senza questioni in sospeso. Facciamo la pace se abbiamo litigato e assicuriamoci che a nessuno dei due sia rimasto dell’amaro in bocca: non c’è niente come il risentimento che predisponga alla ricerca di una compensazione in altre persone. E durante la vacanza o il soggiorno in città conserviamo il comportamento che ci aspettiamo dal nostro partener.