Seicento bambini "nati con malformazioni congenite tra il 2002 e il 2015 a Taranto". Il dato è contenuto in uno studio dell'Istituto superiore di sanità ed è stato segnalato dal coordinatore nazionale dei verdi Angelo Bonelli, che accusa: "Perché questi numeri non sono stati resi pubblici? Forse perché a maggio c'erano le elezioni?".
Il primo a denunciare i fatti è stato Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, che nei giorni scorsi scriveva su Facebook: "Il M5s doveva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. Far vedere la terribile realtà a ridosso del voto è sconveniente, vero? Aprono la scatoletta con i morti, i malati e i malformati il 4 luglio, quando ormai avremo già incontrato Di Maio", che sarà a Taranto il 24 giugno.
Marescotti si riferiva all'aggiornamento dello studio epidemiologico Sentieri, giunto a termine nel 2018, da cui emerge, secondo quanto riportato dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci nell'istanza di riesame dell'Aia dell'ex Ilva, accolta nei giorni scorsi dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che "in età pediatrica giovanile si osserva un numero di casi di tumore in eccesso rispetto all'atteso e che in riferimento ai nati da madri residenti nel periodo 2002-2015, sono stati osservati 600 casi con malformazione congenita con una prevalenza superiore all'atteso calcolato su base regionale".
Il coordinatore nazionale dei Verdi, Bonelli, rilancia così la notizia: "E' la storia che si ripete, e come accaduto nel 2012 non si rendono pubblici i dati dell'indagine epidemiologica Sentieri dell'Istituto superiore di Sanità su Taranto che li analizza fino all'anno 2018".
"Il governo nazionale - aggiunge - ha deciso di non presentare nel mese di maggio l'indagine epidemiologica, rinviandola il mese di luglio, ovvero dopo le elezioni europee. L'attuale governo pentastellato sta facendo esattamente la stessa cosa che fece il governo con ministro dell'ambiente Clini quando attese sei mesi prima di presentare l'indagine aspettando la forma dell'autorizzazione aberrante all'Ilva".
Da uno stralcio "dell'indagine epidemiologica - puntualizza il coordinatore nazionale dei Verdi - si legge che a Taranto si continua a morire e i rischi di morte legati all'inquinamento sono aumentati nonostante le rassicurazioni del governo che tutto va bene e le accuse di allarmismo fatte contro gli ambientalisti. Il dato di 600 bambini nati malformati è presente nella valutazione del danno sanitario dello stabilimento siderurgico Arcelor Mittal: perché non è stata resa pubblica questa notizia considerato che il rapporto era stato presentato nel dicembre 2018?".
Il ministro Grillo: "Lavoriamo per avere più dati epidemiologici" - "Con questo governo i ministeri della Salute, dello Sviluppo economico, dell'Ambiente e il ministro del Sud stanno lavorando insieme con l'obiettivo di fare chiarezza, aggiornando tutti i dati in nostro possesso e mettendoli, finalmente, a sistema. I cittadini di Taranto non devono più sentirsi soli o, peggio ancora, abbandonati": Lo afferma il ministro della Salute, Giulia Grillo. "Per il Sin di Taranto il ministero Salute, in base all'accordo del 24 aprile 2019, sta provvedendo all'aggiornamento dei dati di mortalità e di malattia con uno specifico osservatorio epidemiologico - aggiunge -. I dati epidemiologici del V Studio Sentieri sui siti di interesse nazionale, non solo su Taranto, riguardano il periodo 2006-2013, e non 2018 come erroneamente riportato in qualche dichiarazione ripresa dalla stampa. I dati al 2013 erano stati resi noti da tempo, infatti l'Istituto Superiore di Sanità sta lavorando agli aggiornamenti".