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Migranti, Salvini: "I 100 salvati dalla Marina non resteranno a Genova"

"Nessun extracomunitario - assicura il ministro dell'Interno - resterà in Liguria o a carico dei contribuenti italiani. Saranno trasferiti all'estero"

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Personale sanitario è salito a bordo del Cigala Fulgosi, il pattugliatore della marina militare che ha soccorso cento migranti su un gommone in difficoltà al largo delle coste libiche. La nave dovrebbe arrivare domenica a Genova, porto di sbarco indicato dal Viminale. Ma, ha assicurato il ministro dell'Interno Matteo Salvini, "nessun extracomunitario resterà in Liguria o a carico dei contribuenti italiani. Saranno trasferiti all'estero".

Salvini, "in accordo col resto del governo, sta lavorando all'immediata ricollocazione degli immigrati in altri Paesi europei", fanno sapere fonti del ministero dell'Interno. Tra i cento naufraghi ci sono 17 donne e 23 minori. A Genova, dopo l'approdo, avverranno le operazioni di identificazione e i controlli sanitari.

"Il ministro Salvini - ha spiegato il governatore della Liguria, Giovanni Toti - mi ha assicurato che le persone salvate non resteranno sul territorio ligure, ma saranno portate altrove. Non cambia la visione del ministro e anche la nostra sulla necessità di mantenere politiche di assoluto rigore nella gestione dei flussi che hanno fatto diminuire le partenze e i morti nel Mediterraneo".

Sabato, a Genova, è prevista una riunione in prefettura e sono tre le soluzioni ipotizzate di concerto tra le varie istituzioni interessate. Le persone a bordo, dopo le visite mediche e l'identificazione, potrebbero essere smistate in alcune strutture di accoglienza per un tempo massimo di due o tre giorni, in attesa delle indicazioni del Viminale; oppure, venire accolte in un unico centro più capiente, come la nuova struttura a disposizione della Prefettura nel quartiere di San Benigno o, ancora, potrebbero restare a bordo fino alla destinazione finale. Quest'ultima soluzione sarebbe quella favorita dal Comune, poiché "quella con il più semplice monitoraggio e con il minore impatto sul territorio".

Intanto il titolare del Viminale è tornato a tuonare contro gli sbarchi. Commentando il fermo di due somali e due etiopi - nell'ambito di un'inchiesta della dda di Bologna - accusati di finanziamento di condotte con finalità di terrorismo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, Salvini ha invitato a tenere "alta l'attenzione: nessuno spazio per criminali, fanatici, clandestini. Per l'ennesima volta emergono inquietanti legami tra chi entra irregolarmente in Italia e ambienti dell'estremismo islamico".

Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha sottolineato invece l'importanza dei corridoi umanitari. "Sono l'unica soluzione. I rifugiati che hanno diritto all'asilo non possono essere lasciati nelle mani dei trafficanti di esseri umani", ha sostenuto. E martedì arriveranno all'aeroporto di Fiumicino 58 profughi siriani dal Libano, grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Tavola Valdese, in accordo con i ministeri dell'Interno e degli Esteri. Saranno accolti da associazioni, parrocchie, comunità e famiglie - che in alcuni casi hanno offerto le loro abitazioni - in diverse regioni italiane.

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