Whirlpool ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Napoli, dove sono in forza circa 420 lavoratori. Lo comunicano i sindacati dopo un incontro di coordinamento nazionale a Roma tra Whirlpool e Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm. All'ordine del giorno c'era la presentazione del profit plan. L'annuncio, sottolinea il sindacato, "è arrivato senza alcun preavviso": dichiarato uno sciopero di otto ore, su tutti i turni in tutti i siti del gruppo.
"Nei prossimi giorni, Whirlpool lavorerà con le organizzazioni sindacali, le istituzioni locali e nazionali per definire tutti i dettagli e le tempistiche della riconversione, che saranno resi noti non appena possibile", ha fatto sapere l'azienda in una nota.
Il piano industriale - La società, inoltre, ha ribadito "la strategicità dell'Italia da un punto di vista industriale e commerciale" e ha confermato le direttrici strategiche del Piano Industriale firmato lo scorso 25 ottobre presso il Mise. Tra queste emergono in particolare gli investimenti pari a 250 milioni di euro per il triennio 2019-2021 in attività di innovazione, prodotto, processo e ricerca e sviluppo nei suoi siti industriali in Italia. Nei primi mesi del 2019 sono già stati allocati oltre 80 milioni di euro.
Sono stati inoltre riconfermati per i siti di Cassinetta di Biandronno (Varese), Melano (Ancona) e Siena la specializzazione in atto e i volumi produttivi e occupazionali previsti dal profit plan. Confermato anche il trasferimento a Comunanza (Ascoli Piceno) della produzione delle lavatrici e lavasciuga da incasso dalla Polonia. Il sito beneficerà quindi di un incremento dei volumi che porterà la produzione totale a oltre 800mila unità".
Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato il tavolo di crisi su Whirlpool il 4 giugno 2019 alle ore 15, per discutere la situazione occupazionale e produttiva dell'azienda