La decisione di Palazzo Marino

Milano, no ai taser per la polizia locale: "Sono armi pericolose"

Il consiglio comunale ha deciso di non inserire i dispositivi nella dotazione degli agenti perché possono essere rischiosi per le persone più vulnerabili

© ansa

Niente taser per la polizia locale di Milano. Il consiglio comunale ha approvato la mozione del gruppo "Milano progressista" che ha chiesto di non inserire le pistole elettriche nella dotazione standard degli agenti. Secondo i consiglieri, infatti, "sono armi pericolose, soprattutto nei confronti dei soggetti più vulnerabili". La votazione è stata approvata con 25 voti a favore e 5 contro. Gli astenuti sono stati due.

Il testo approvato a Palazzo Marino critica fortemente l'utilità dell'arma che, ad avviso della giunta comunale, "distrarrebbe la polizia locale dai compiti che le sono propri". "Secondo un'indagine di Amnesty International - si legge sul documento pubblicato - tra il 2001 e il 2012 in America sono morte oltre 500 persone a causa di un colpo elettrico. L'esistenza di un rapporto causa-effetto fra morte e taser è accertato, l'Onu lo ha classificato come strumento di tortura".

Anita Pirovano, capogruppo di Milano progressista, si è detta molto soddisfatta del verdetto del consiglio comunale. "Abbiamo respinto al mittente la sua proposta, è un bene che sia stata approvata la mozione a larga maggioranza. Il fatto che il taser non sia un'arma letale, ma può potenzialmente essere pericoloso, è dimostrato dai dati e addirittura è stato ammesso dalla stessa azienda produttrice". 

La consigliera leghista Silvia Sardone, invece, ha contestato l'esito della votazione in una diretta Facebook: "La sinistra è nemica della sicurezza - spiega- quando i cittadini richiedono più controlli nelle zone a rischio. La mozione approvata tira in ballo "tortura e morte", ma sono solo scuse per negare l'acquisto di uno strumento che, in più occasioni, si è dimostrato utile. Questa è una vergogna incredibile".

Milano boccia quindi il provvedimento promosso da Salvini che , a partire da aprile 2018, ha introdotto in via sperimentale l'adozione della pistola elettrica per le forze di polizia locale dei comuni italiani con più di 100.000 abitanti. Il capoluogo lombardo si allinea alla posizione di Firenze, che ad aprile ha votato contro l'acquisto delle pistole taser.