Dopo aver respinto al mittente, con un post sui social, le critiche ricevute per il monologo contro il politically correct a "Felicissima sera", Pio e Amedeo ribadiscono le proprie convinzioni in una chiacchierata con "Quarta Repubblica": "Non ci dobbiamo scusare - dicono - le nostre parole sono state travisate. Nessuno ha detto che le parole non sono importanti, noi abbiamo concentrato il nostro discorso sull'intenzione: noi siamo contro ogni forma di violenza".
"Il nostro consiglio è stato: disinneschiamo la carica emotiva dell'offesa - hanno proseguito - spesso non si tiene conto di come ragionano gli ignoranti. Ecco perché abbiamo portato l'esempio della parola terrone".