"Essere donna è una fatica doppia: bisogna sempre riaffermare il proprio ruolo"
Susanna Iamunno, Direttore Marketing e Comunicazione di Albatros: grinta, determinazione e una grande passione per la pubblicità
La "ragazza con la valigia": così si definisce la giovanissima Susanna Iamunno, promettente top manager di Albatros, che racconta a Tgcom24 il suo percorso professionale. Orientamento ai risultati, ferma determinazione e tanta voglia di innovare sono sono alcune delle caratteristiche che la stanno portando al successo.
Susanna Iamunno, Direttore Marketing e Comunicazione Albatros
Buongiorno Susanna, iniziamo la nostra chiacchierata?
Volentieri. A onor del vero, ho già iniziato la nostra conoscenza in internet: mi sono informata guardando il suo profilo sul social network dedicato all'attività professionale.
Potenza del web! Mi racconti di sé: so che è giovanissima.
Sì, in effetti non ho ancora compiuto 27 anni.
Ed è già ai vertici aziendali…
Sono molto determinata e fin da ragazza ho deciso che avrei seguito le attività di famiglia. Per questo motivo ho studiato economia e mi sono specializzata nel marketing, che dal mio punto di vista è l’attività in maggior crescita e di maggior interesse in ambito aziendale. Peraltro, sono sempre stata attratta dagli spot pubblicitari, fin da piccola: pensi che mia mamma, per farmi mangiare, era costretta a farmi vedere la pubblicità!
Quali spot ricorda in particolare?
Oltre ai classici, come Calimero, mi vengono in mente alcuni spot che si sono rivelati poi clamorosi insuccessi, tipo quelli di una notissima azienda di pasta che promuoveva un microonde particolare, una catena di fast food sponsorizzata da una nota star televisiva, oppure una famosa azienda produttrice di oggetti per bambini e neonati che cercava di scimmiottarne un’altra specializzata invece in giochi per i più piccoli facendo purtroppo un flop. Insomma, di tutto un po’ ma sempre con occhio attento, perché dagli errori degli altri possiamo solo imparare e tenendo presente che solo osservando i grandi possiamo diventare grandi.
Determinazione e tanta voglia di imparare: è questo il suo segreto?
Alla mia età non si può smettere di conoscere, di migliorare! Personalmente, ho sempre stimato tantissimo mio padre e ho orientato i miei studi per poter continuare il suo lavoro. Dopo la laurea, ho trascorso un breve periodo in Cina: al mattino ero in università e al pomeriggio si facevano visite aziendali nelle società italiane che hanno deciso di iniziare attività nel paese del Sol Levante per capire difficoltà e opportunità di un mercato così importante. Ho poi lavorato in una società tedesca con sede nei pressi di Milano, apprendendo una serie di strumenti molto utili, dallo stile di lavoro, rigido, strutturato, molto ben delineato, al far parte di una squadra di persone diverse e più grandi. Tutte le esperienze mi sono servite per poter poi ricoprire il ruolo di Direttore Marketing e Comunicazione in Albatros.
E’ stato difficile farsi accettare in azienda?
A me piace indossare la maglia dell’azienda in cui lavoro, sentirmi parte del team. A maggior ragione adesso in Albatros, l’azienda che un anno e mezzo fa è entrata a far parte del gruppo dopo l’acquisizione da parte di Gran Tour Bagno e Rainbox. Si tratta di un’esperienza estremamente sfidante: un marchio storico nel mondo del wellness, che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita delle persone, il benessere fisico e psicologico. Farsi accettare non è stato facile, perché il fatto di essere giovane e oltretutto donna non ha agevolato il dialogo, il farsi ascoltare da chi è in azienda da più tempo.
Cosa pesa di più: essere donna o essere giovane?
Entrambe le cose non aiutano quando si hanno dei pregiudizi: l’attività commerciale è molto maschilista, la presenza femminile è molto ridotta. E’ difficile far valere le proprie idee, perché a volte le persone che già lavorano in azienda tendono anche ad avere un pizzico di arroganza e a prevaricare. Essere donna
comporta sicuramente una fatica doppia: bisogna costruirsi il proprio ruolo e poi è necessario anche affermarlo costantemente. Per fortuna, dopo un anno e mezzo, le cose stanno cambiando…
La sede di Albatros è in Friuli: si è dovuta trasferire lì?
Lo stabilimento di produzione Albatros è a Spilimbergo, in provincia di Pordenone. Non abbiamo voluto spostare nulla, perché lì ci sono le competenze e tutti i fornitori. Abbiamo affrontato questo investimento con grande senso di responsabilità: Albatros realizza ottimi prodotti, made in Italy 100%, ha clienti importanti perché, oltre ai privati, i nostri committenti sono gli hotel, i Bed & Breakfast, le grandi navi da crociera, tanto per fare qualche esempio. Qui c’è una forte spinta all'innovazione, una ricerca tecnologica volta al miglioramento continuo della nostra offerta. Io seguo le attività in azienda durante la settimana e poi torno a Roma nei weekend: una vita sempre in viaggio, mi chiamano “La ragazza con la valigia”!
Il suo rapporto con la famiglia è importante.
Io nutro una stima profonda per mio papà, anche se il rapporto non è semplice. Tuttavia, mio padre è un visionario, è capace di ascoltare, è propenso al confronto, è capace anche di lasciarmi sbagliare. Per me è sempre stato una guida molto forte, ho sempre condiviso con lui i miei propositi, anche di studio, e lui è stato molto presente. Ho anche una sorella più giovane di quattro anni, con una vena decisamente più creativa e che studia design: io e lei siamo un connubio perfetto, ci completiamo vicendevolmente nonostante i nostri caratteri siano diversi.
E la sua mamma?
Mia mamma lavora in azienda occupandosi della parte amministrativa e finanziaria: un’attività di grande delicatezza e responsabilità. Lei è un grande esempio per me.
Cosa fa nel tempo libero?
Amo lo shopping, sfoglio volentieri le riviste di moda per trarre ispirazione: mi piace vestire outfit che siano semplici e sofisticati, ma mai banali e cercando di essere sempre me stessa. Inoltre, mi rilassa molto nuotare, adoro il contatto con l’acqua. Pensi che da piccola mi piaceva tantissimo l’idromassaggio e ho perfino una mia foto che mi ritrae nella vasca: sarà stato un segno premonitore?
Un suo punto di forza e uno di miglioramento.
Sono volitiva: sono consapevole che per la carriera occorre fare delle rinunce, ma se la voglia di andare avanti c’è non bisogna mai arrendersi e anzi occorre perseguire le proprie idee. Il mio esempio è stata Marisa Bellisario, una grande manager. Quanto agli aspetti da migliorare… beh, io sono un po’ impulsiva, forse anche perché sono molto giovane. Però sono fiduciosa: col tempo e l’esperienza imparerò a controllare le emozioni...
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