A "Quarta Repubblica"

Matteo Salvini: “Difendo il buon lavoro di Luigi Di Maio. Non sopporto chi cambia bandiera per convenienza”

A "Quarta Repubblica" il vicepremier commenta la sconfitta del suo alleato di governo: “Fino a ieri ero un nazista, oggi sono uno statista illuminato”

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Matteo Salvini a “Quarta Repubblica”, oltre ad aver commentato la vittoria del suo partito e ad aver parlato dei progetti per l’immediato futuro, ha risposto anche alle domande sul crollo del Movimento 5 Stelle: “Gli italiani vogliono fatti, non litigi”. Il vicepremier ha continuato difendendo il suo alleato di governo: “Di Maio era una persona corretta, continuo a ritenere che sia una persona corretta" e per quanto riguarda i giudizi sul suo stesso operato ha commentato: "Per qualcuno fino a ieri ero un imbecille, fascista, troglodita, nazista, e oggi sono uno statista illuminato. Non mi ritenevo un cretino ieri, e non mi ritengo un genio oggi”.