Sparatoria in una scuola in Russia: 9 morti | Il killer: "Odio tutti e sono Dio"
Nell'istituto sono intervenute le forze speciali. Molti alunni sono fuggiti buttandosi dalle finestre del terzo piano. Arrestato l'assalitore: è un ragazzo di 19 anni, ex studente dello stesso istituto
Un giovane di 19 anni aperto il fuoco in una scuola in Russia provocando la morte di nove persone. Il ragazzo, un ex studente della stessa scuola, è stato poi arrestato dalle forze speciali intervenute subito dopo la sparatoria. E' accaduto a Kazan, città della Russia centrale, nello Stato del Tatarstan. Il 19enne aveva "un'arma ufficialmente registrata a suo nome". Sembra che nella scuola ci sia stata anche un'esplosione e si contano molti feriti.
La mattina stessa dell'attacco il giovane avrebbe detto su Telegram: "Io odio tutti e sono dio". Alla luce dei fatti il presidente russo Vladimir Putin, oltre a esprimere "profonde condoglianze" per le vittime, ha chiesto di rivedere le norme sul tipo di armi che possono essere usate dai civili.
A riferire il bilancio finale delle vittime è stato il governatore del Tatarstan, Rustam Minnikhanov. Ventuno i feriti ricoverati in ospedale: 18 di loro sono bambini e sei sono in terapia intensiva.
Il video del killer e l'interrogatorio - L'autore della strage alla scuola è apparso sui media russi un video in cui racconta perché abbia deciso di aprire il fuoco nel suo ex istituto. Il giovane, identificato come Ilnaz Galyaviev, dice di aver "sempre odiato tutti" ma che, nel corso della scorsa estate, "un mostro ha iniziato a prendere corpo dentro di me". "Due mesi fa mi sono reso conto di essere Dio, nessuno me lo ha detto, me ne sono reso conto da solo", dice il giovane alterato mentre risponde alle domande degli investigatori. Lo riporta l'emittente Dozhd.
Il video del killer e l'interrogatorio - L'autore della strage alla scuola è apparso sui media russi un video in cui racconta perché abbia deciso di aprire il fuoco nel suo ex istituto. Il giovane, identificato come Ilnaz Galyaviev, dice di aver "sempre odiato tutti" ma che, nel corso della scorsa estate, "un mostro ha iniziato a prendere corpo dentro di me". "Due mesi fa mi sono reso conto di essere Dio, nessuno me lo ha detto, me ne sono reso conto da solo", dice il giovane alterato mentre risponde alle domande degli investigatori. Lo riporta l'emittente Dozhd.
Mentre l'attacco era in corso, secondo testimoni alcuni studenti si sono buttati dalle finestre per sfuggire alla raffica di proiettili e l'agenzia Ria Novasti, citando servizi di emergenza, riferisce che due dei ragazzi sono morti così. Gli studenti sono stati evacuati negli asili vicini, dove sono poi stati recuperati dalle famiglie. Il 12 maggio sarà giornata di lutto in tutto lo Stato.
Sulla vicenda è stata aperta un'indagine penale, ma non viene citata l'ipotesi terrorismo. Il Tatarstan, Repubblica della Federazione russa a meno di mille chilometri ad est di Mosca, è il punto più settentrionale al mondo in cui si incontrano cristianesimo e islam e in passato ci sono state tensione legate all'islamismo radicale, ma la situazione è stata sostanzialmente pacificata negli ultimi vent'anni.