Il centrosinistra regge all'onda d'urto del vento sovranista. Almeno alle elezioni amministrative, dove Firenze, Bergamo e Bari restano nelle mani dei candidati del Partito democratico. Così come Pesaro, mentre il centrodestra conferma i sindaci uscenti a Perugia e Urbino e va al ballottaggio a Livorno, teatro dell'ennesima disfatta elettorale del Movimento 5 Stelle, che lascia la guida del comune e lotta per il terzo gradino del podio.
A Nusco, nel piccolo comune in provincia di Avellino, invece, Ciriaco De Mita compie un capolavoro, conquistando la conferma alla veneranda età di 91 anni.
FIRENZE - Dario Nardella ottiene la rielezione senza passare per il secondo turno. Il vantaggio sullo sfidante di centrodestra, Ubaldo Bocci, espressione della Lega di Matteo Salvini, è molto ampio: il 57,05% contro il 24,79% al termine dello spoglio. Il candidato del Movimento 5 Stelle, Roberto Blasi, si è fermato al 6,6%, mentre la candidata Antonella Moro Bundu, sostenuta anche da Sinistra italiana, ha registrato il 7,29% delle preferenze. Il Pd ha ottenuto il 41,23% delle preferenze, la Lega il 14,44%, mentre Forza Italia il 4,25%, subito sopra a Fratelli d'Italia (4,24%).
BARI - Un'altra sfida su cui erano puntati i riflettori è quella della città pugliese. Il sindaco Antonio Decaro, presidente anche dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani, ha un vantaggio considerevole, circa il 65% dei consensi, contro il 24 del rivale Pasquale Di Rella, sostenuto da tutti i partiti del centrodestra. Anche in questo caso, dunque, sembra profilarsi una vittoria al primo turno. Staccata e ininfluente, invece, Maria Elisabetta Pani (M5S), ferma sotto il 10%.
BERGAMO - Era la competizione più difficile, apparentemente la più aperta, invece Giorgio Gori (55%) ha sbaragliato la concorrenza del leghista Giacomo Stucchi (39), parlamentare di lungo corso ed ex presidente del Copasir nella scorsa legislatura.
PERUGIA - Il candidato di Forza Italia e della coalizione di centrodestra Andrea Romizi è stato confermato sindaco di Perugia con il 59,8% dei voti. Nettamente staccato il candidato del centrosinistra Giuliano Giubilei, che ottiene il 26,59% delle preferenze. Solo il 6,86% per Francesca Tizi del Movimento 5 stelle. Pd primo partito con il 17,18%, seguito dalla Lega con il 15,05%. Fratelli d'Italia al 12,68%, Forza Italia al 5,72%.
PESARO - Matteo Ricci resta sindaco, vincendo sullo sfidante di centrodestra, Nicola Baiocchi, al primo turno. L'esponente del Pd ottiene, infatti, il 57% dei consensi.
LE ALTRE SFIDE - Il centrosinistra è vicino alla vittoria anche a Lecce, Modena, Cesena e Avellino, dove potrebbe rendersi indispensabile il ballottaggio. Mentre a Modena, Gian Carlo Muzzarelli, sembra avere un buon vantaggio su Stefano Prampolini (centrodestra). Secondo turno inevitabile, ma con uno scarto importante, a favore della coalizione guidata dal Pd anche a Reggio Emilia, dove il competitor espressione della Lega è decisamente lontano. Il centrodestra è avanti, invece, ma servirà un nuovo confronto alle urne, a Pescara, Pavia, Rovigo, Ferrara, Vibo Valentia, Foggia e Potenza. M5s in corsa solo a Campobasso, dove si gioca con i democratici la possibilità di andare al secondo turno.
CHIOMONTE, VINCE UN SINDACO SI' TAV - Cade una roccaforte No Tav come Susa, che dà il nome all'omonima Valle, alle elezioni comunali. Sandro Plano, sindaco uscente da sempre contrario alla realizzazione della Torino-Lione, è stato sconfitto dalla lista civica di Pier Giuseppe Genovese, che ha superato il 46% dei consensi contro il 41% del primo.