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Fca-Renault, lunedì cda straordinario dei francesi per decidere | I marchi Maserati e Alfa Romeo nell'intesa

Se la fusione andrà a buon fine si creerà il colosso numero uno nel settore auto con 15 milioni di veicoli venduti ogni anno

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Prove di fusione fra Fca e Renault. Le due case automobilistiche si apprestano ad annunciare un'ampia alleanza, che potrebbe includere anche uno scambio azionario. L'accordo potrebbe aprire la strada all'ingresso futuro di Fca nell'alleanza Renault-Nissan-Mitubishi, creando un gigante mondiale dellequattro ruote. Lunedì cda straordinario dei francesi. Nell'intesa anche i marchi Maserati e Alfa Romeo.

L'annuncio ufficiale è atteso nelle prossime ore, probabilmente lunedì, quando è in calendario anche il consiglio di amministrazione di Renault. Le trattative - secondo indiscrezioni - si sono intensificate negli ultimi giorni, nonostante i rapporti tesi fra Renault e Nissan in seguito all'arresto di Carlos Ghosn che ha sconvolto gli equilibri all'interno dell'alleanza. Proprio la casa giapponese sarebbe per il momento esclusa dall'intesa. Secondo il Financial Times, la cooperazione fra Fca e Renault sarebbe condizionata all'abbandono dei piani francesi di fusione con Nissan nel breve termine.

Sindacati italiani temono nuovi tagli - I sindacati italiani attendono con un certo scetticismo ulteriori dettagli sull'operazione, preoccupati che si traduca in nuovi tagli. L'intesa ha infatti il potenziale di portare ampi risparmi in Europa, dove Fca ha quasi un terzo dei suoi dipendenti nonostante realizzi quasi tutti i suoi profitti in Nord America.

Renault, di cui il governo francese ha il 15%, realizza in Europa quasi la metà delle sue vendite. L'intesa, se si concretizzasse, rappresenterà la prima vera svolta dell'era Mike Manley dopo che il suo predecessore Sergio Marchionne ha spinto per anni per un consolidamento dell'industria dell'auto così da ridurre le spese di capitale e restare competitiva. Una teoria condivisa anche da Ghosn, il presidente di Renault-Nissan. Proprio Marchionne e Ghosn, i due uomini che hanno segnato e dominato il settore nell'ultimo decennio, sono i grandi assenti dalla maxi operazione che ha tutte le carte in regola per ribaltare gli equilibri dell'industria.

Manley e il presidente di Fca John Elkann si sono recati più volte a Parigi dall'inizio dell'anno per lavorare a un'intesa che ora sembra a portata di mano. Un accordo che rafforza i legami economici fra Italia e Francia e che richiede il sostegno delle autorità dei due Paesi viste le possibili implicazioni, anche in termini di posti di lavoro.

Un colosso da 33 miliardi e 8,7 milioni di veicoli - Dall'unione fra Fca e Renault nascerebbe un colosso dal valore di 33 miliardi di dollari e 8,7 milioni di veicoli venduti l'anno in grado di sfidare Volkswagen in Europa e nel mondo. Un gigante forte sull'elettrico e le nuove tecnologie grazie a Renault e presente e forte in Nord America grazie a Fca. Un colosso con in portafoglio modelli in grado di coprire tutti i segmenti di mercato, dalla piccola Twingo all'altissimo di gamma Maserati, passando per Jeep e Ram, gli attuali motori della crescita di Fca.

Maserati e Alfa Romeo in alleanza - Di fronte all'aAlleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, che manca di forza nel segmento delle auto di lusso, l'apporto di Fca sarebbe quello dei marchi di fascia alta, come Maserati e Alfa Romeo. Andando a nozze con la casa francese, Fca punta a mantenere l'alleanza di Renault con le altre due giapponesi: l'unione a quattro, scrive il quotidiano finanziario nipponico Nikkei, porterebbe le vendite annuali del nuovo polo a 15 milioni di veicoli, superando di gran lunga Volkswagen, ferma nel 2018 a quota 10,83 milioni.

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