A passo felpato

Le sospensioni, il valore universale di Citroen

In giro per Roma con la C5 Aircross

Cʼè un valore riconosciuto da tutti quelli che guidano o hanno guidato una Citroen: il comfort. La suprema accoglienza dellʼabitacolo, le imbottiture morbide dei sedili, la confortevole plasticità delle sospensioni, il fil rouge che unisce la storia centenaria della Casa francese. Un valore universale che approda, inevitabile, anche sullʼultima nata C5 Aircross.

Un’esperienza di viaggio unica quella del nuovo Suv Citroen (e di cui Tgcom24 vi ha già proposto la prova), alla scoperta della capitale quando, spente le luci del giorno, si accendono quelle della notte. Restano le asperità dell’asfalto romano, dei “sanpietrini”, ma grazie ai sedili Advanced Comfort e alle sospensioni “Progressive Hydraulic Cushions”, tutto viene affrontato nella rilassatezza più totale. La storia delle sospensioni idropneumatiche Citroen ha però origini lontane, risalgono al 1955 e alla nascita della DS…

La grande berlina francese nacque con due ambizioni: stupire il mondo per lʼoriginalità del suo design, lʼunicità anzi, e per proporre le innovative sospensioni che garantivano lʼassetto costante in ogni condizione di carico. Progettate da Paul Mages, le sospensioni idropneumatiche consistevano in una pompa azionata dal motore che spingeva l’olio minerale ad alta pressione verso “sfere”di gas inerte, con regolatori di altezza autolivellanti su ogni ruota. Un sistema privo di molle metalliche, ciò che eliminava la durezza provocata dagli attriti tra metalli, e che permetteva ai guidatori di aumentare e abbassare lʼaltezza di guida della vettura secondo le esigenze.

La Citroen DS poteva tutto! Con quelle sospensioni affrontava i terreni più accidentati, il fango, la neve, il ghiaccio. Poteva persino “sollevarsi” sulle sue sospensioni per cambiare la ruota in caso di foratura, e la cosa suscitò la fantasia del cinema, visto che in un film di Fantomas la DS volava… Dopo di lei la storia non finì, perché negli anni 70 fu la Citroen GS a divenire il punto di riferimento quanto a comfort, ma in un segmento inferiore a quello dellʼammiraglia DS e dunque più popolare. La GS fu eletta Auto dell’Anno nel 1971.

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