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Uccide la moglie e fugge a Como, la polizia lo arresta grazie a Facebook

L'uomo era ricercato dalle autorità francesi dopo l'omicidio. Si fingeva senzatetto, ma è stato rintracciato grazie al suo cellulare

agenzia

"Incastrato" dal profilo di Facebook. La polizia ha arrestato a Como un francese di origini turche che si fingeva senzatetto alla mensa della Caritas. Da oltre un mese l'uomo era ricercato dalle autorità francesi per aver ucciso la moglie a Melun, in provincia di Parigi, dopo averla picchiata selvaggiamente per gelosia. Una volta giunto in Italia, ha creato un account Facebook per cercare contatti con la comunità turca e la polizia lo ha rintracciato

Dopo l'ennesima lite, aveva picchiato la donna a suon di calci, pugni e schiaffi. Non si è fermato nemmeno mentre lei era svenuta a terra per lo sfinimento:  ha continuato a tirarle colpi fino alla morte. Il cadavere è stato rinvenuto un giorno dopo l'omicidio, ma l'uomo era già scappato dal sobborgo di Parigi in cui viveva con lei. Dopo aver accertato le cause della morte, la polizia francese ne era certa: il ricercato stava fuggendo in Turchia. E quindi il Tribunale di Melun ha spiccato un ordine europeo di indagine penale.

Gli agenti della Questura di Milano, coordinati dal pm Sergio Spadaro, si sono messi subito alla ricerca del killer e l'hanno incastrato grazie a una ingenuità: ha infatti aperto un profilo di Facebook forse per cercare di contatti o di amicizie, dato che a Como c'è una folta comunità turca. Di lì, i poliziotti hanno individuato la posizione grazie allo studio dei vari indirizzi ip usati per collegarsi al social network e, dopo giorni di appostamenti e pedinamenti, hanno preso l'uomo mentre mangiava alla mensa della Caritas. Gli inquirenti ritengono che il latitante stesse progettando un  ingresso in Svizzera. La Squadra Mobile ha però anticipato le sue mosse e l'ha assicurato alla giustizia. 

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