Ammonta a 70mila euro di danni l'azione di una cinquantina di appartenenti al movimento "Atm: Autoriduciamo i trasporti metropolitani" che ha partecipato al raid vandalico in tre stazioni della linea 3 della metro di Milano. Manomessi tornelli e distributori di biglietti e consegnati ai viaggiatori falsi titoli di viaggio a zero euro in risposta all'aumento del biglietto a 2 euro per il trasporto pubblico che scatterà a luglio. Sulla pagina Facebook del gruppo contro l'aumento del ticket dei mezzi si legge: "L'avevamo promesso, l'abbiamo fatto, ed è solo l'inizio".
Oltre a sabotare le stazioni di Missori, Garibaldi e Zara gli attivisti, studenti, precari e disoccupati, hanno distribuito ai viaggiatori migliaia di finti ticket a zero euro, invitandoli a partecipare allo sciopero del biglietto.
L'aumento del biglietto Atm, hanno spiegato i contestatori, è "una misura ingiusta che va a colpire ulteriormente le famiglie e i lavoratori. Aumentano la benzina, gli affitti, le rette dei nidi, quelle dell'università e ora anche i trasporti, che in teoria dovrebbero essere pubblici. Gli stipendi invece non aumentano mai e chi ha un lavoro fa fatica ad arrivare a fine mese".
Il gruppo del raid è stato intercettato dalla Security di Atm, l'azienda di trasporti, che ha evitato ulteriori danni ad altre stazioni. A Cadorna, infatti, sempre la Security Atm, ha segnalato i vandali alla polizia presente in stazione che li ha individuati
Nei giorni scorsi era stato pubblicato un annuncio proprio rivolto ai lavoratori della sicurezza Atm: "In questi giorni inizierà la campagna contro l'aumento dei biglietti. Aumenterà anche la gente che salterà i tornelli e cercherà di sfuggire ai vostri sguardi vigili. Non prendetevela, non sono vostri nemici, sono persone come voi, lavoratori come voi. Ragazzi in bolletta sparata o disoccupati che cercano un lavoro. Il vostro è quello di controllare gli accessi, ma non riducetevi a servi dei dirigenti Atm che guadagnano centinaia di migliaia di euro, soldi che voi non prendete di sicuro e noi tanto meno. Prima di essere guardie siete lavoratori. Non accanitevi contro persone nella vostra stessa condizione per difendere gli interessi dei ricchi".
L'avvertimento, comunque, è stato lanciato: "La campagna è solo all'inizio, ci stiamo organizzando per fare sì che in ogni quartiere, in ogni fermata, ci siano delle azioni coordinate. Abbiamo pagato tutti troppo. Organizziamoci insieme per non pagare più nulla".