E' stata trovata morta lunedì mattina nel villaggio di Nola, presso Berberati, nella Repubblica Centrafricana, suor Ines Nieves Sancho, religiosa spagnola di 77 anni, nei locali dove insegnava alle ragazze a cucire e a provare a farsi una vita migliore. Il suo corpo è stato orrendamente mutilato: la suora, infatti è stata decapitata. Lo riferisce l'Osservatore Romano. I motivi dell'aggressione sono sconosciuti e nessuno ha rivendicato l'azione.
Suor Ines apparteneva alla piccola comunità locale delle Figlie di Gesù. Da molti anni era impegnata in questo grande agglomerato della prefettura di Sangha-Mbaerè, nel sudovest del Centrafrica, al confine con il Camerun. Qui da decenni aveva prestato la sua opera fino all'età avanzata.
"C'eravamo viste a Pasqua", racconta suor Elvira Tutolo, delle Suore della carità di santa Giovanna Antida Thouret, di origini molisane e da 18 anni in missione nel paese africano, a Berberati, "e lei non era voluta venire via. Diceva: 'Non sono sola! Ci sono le ragazze'".
Nella notte fra domenica e lunedì alcuni sconosciuti si sono introdotti nella sua stanza, l'hanno prelevata e l'hanno condotta proprio nei locali dove teneva le sue lezioni di cucito. Qui l'hanno decapitata. Sebbene la scelta del luogo dell'omicidio possa essere indicativa, fra le ipotesi c'è anche quella della turpe pratica del commercio di organi umani. La consorelle di suor Ines hanno tenuto una veglia di preghiera. I funerali sono stati celebrati martedì mattina.