La vicenda dell'incendio di Mirandola in cui sono morte due persone alimenta le tensioni interne alla maggioranza di governo. Il M5s, dal blog delle Stelle, chiede infatti a Salvini per quale motivo il marocchino ritenuto responsabile del rogo, si trovasse ancora in Italia nonostante una notifica di espulsione. Fonti del Viminale chiariscono che lo straniero non poteva essere allontanato dall'Italia perché aveva presentato richiesta d'asilo.
Ora l'africano dovrà andare in carcere e sarà sottoposto alla procedura accelerata di esame della sua istanza di protezione internazionale, secondo quanto stabilito dal decreto Sicurezza. La stessa dinamica, insomma, che ha visto protagonista il nigeriano richiedente asilo che in mattinata a Torino ha staccato un dito a un poliziotto.
Il Viminale: "Nessuno svuotamento del decreto" - Il ministero dell'Interno sottolinea con decisione che il decreto sicurezza bis non ha subito "alcuno svuotamento", come insinuano fonti del Movimento 5 Stelle. "Si tratta di semplici correzioni tecniche che non hanno in alcun modo cambiato la sostanza del testo". A essere limati, aggiungono le stesse fonti, sono stati gli articoli 1 e 2, "senza alcun arretramento da parte del ministero".
Gli articoli 1 e 2 - Per quanto riguarda l'articolo 1, indicano dal Viminale, "per mera omogeneità normativa, l'iniziale modifica al codice della navigazione è diventata una innovazione al testo unico sull'immigrazione: zero conseguenze sostanziali". Per l'articolo 2 è stato chiarito il meccanismo sanzionatorio per gli autori del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Rimane sia la multa che la confisca del natante: in quest'ultimo caso è possibile confiscare anche senza reiterazione del reato, cosi' da inasprire la versione precedente. Il Decreto sicurezza bis, aggiungono le fonti, "è solido e necessario: le affermazioni del M5s sono prive di fondamento e mettono a rischio un testo che combatte scafisti e violenti. In più, prevede una norma sui rimpatri e la spazza-clan che responsabilizzano anche altri ministeri".
M5s: "Salvini pensa a fare campagna elettorale" - "Questa mattina un pazzo ha dato fuoco agli uffici della polizia a Mirandola uccidendo due persone. Dal Viminale abbiamo sentito dire sempre la stessa cosa: porti chiusi", si legge sul blog delle Stelle. "Bene, peccato che la persona in questione, di origini nordafricane, era già in Italia, proprio come il folle che a San Donato milanese assalì un bus pieno di bambini. E non solo era già in Italia, ma aveva anche una notifica di espulsione non attuata. In sostanza non doveva nemmeno starci nel nostro Paese e il Viminale che fa? Invece di spiegare perché non lo ha espulso fa campagna elettorale? È assurdo. Quest'uomo era peraltro già stato fermato alla stazione Termini di Roma il 14 maggio".
"Non può essere colpa sempre degli altri" - La piattaforma online del Movimento rincara poi la dose: "Chi si occupa della sicurezza interna? Il ministro dell'Interno! Chi deve rispondere se un delinquente è libero di circolare in Italia compiendo delle stragi? Il ministro dell'Interno! Ora, con molta pacatezza, dal ministro vorremmo sapere: perché questa persona non è stata espulsa nonostante la notifica e perché girava liberamente in Italia? Il punto è questo: sono le competenze e la responsabilità. Non può essere colpa sempre degli altri. Quindi visto che il Viminale si diverte tanto a fare campagna su questo caso, ci spieghi ora perché non avevano espulso quel criminale!".