La Procura di Agrigento ha convalidato il sequestro della Sea Watch e ha iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il comandante della nave, Arturo Centore. Matteo Salvini ha definito un "segnale pericoloso" lo sbarco dei 47 migranti nonostante il no del Viminale. L'Anm difende l'operato dei magistrati: "I giudici agiscono in nome del popolo italiano non secondo investitura elettorale".
Le responsabilità della Ong - Il procuratore Luigi Patronaggio, già nella serata di domenica, aveva annunciato di voler valutare le "responsabilità della Ong". Sull'isola, arrivati venerdì per coordinare le indagini sul precedente caso della Mare Jonio, sono ancora presenti il procuratore aggiunto Salvatore Vella e il pubblico ministero Alessandra Russo. La nave, nel frattempo, è arrivata nel porto di Licata dove si trovano altre due imbarcazioni, di organizzazioni non governative, poste sotto sequestro.
Cosa è successo - Nonostante il no ribadito a più riprese dal ministro dell'Interno, i 47 migranti a bordo della Sea Watch 3 sono stati fatti sbarcare a Lampedusa domenica sera dopo che il procuratore di Agrigento ha disposto il sequestro dell'imbarcazione.
Salvini: "Segnale pericoloso" - Secca la reazione di Salvini che ha definito lo sbarco dei migranti della Sea Watch "un segnale pericoloso perché altri scafisti se vedono che alla fine ce la fanno, mettono sui barconi altre donne e bambini facendoli rischiare di morire". "Se c'è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina chiunque agevoli lo sbarco di immigrati irregolari portati su una nave fuori legge dovrà vedersela con la legge - ha quindi spiegato Salvini.
Toninelli: "Salvini sbaglia, poteva chiamarmi" - Nella giornata di lunedì Danilo Toninelli è poi tornato sullo scambio di accuse di domenica tra Lega e M5s su chi potesse aver dato l'autorizzazione allo sbarco. "Mi sembra che la polemica l'abbia fatta solo Matteo perché ovviamente il sottoscritto non ha aperto alcun porto, ci mancherebbe altro, non si aprono porti a chi non rispetta le convenzioni internazionali e il diritto del mare come, tra l'altro, in questo caso". "Andiamo avanti, con lo stesso modello operativo contro chi sfrutta l'immigrazione clandestina e quindi non vedo alcun motivo di polemica. Salvini ha certamente sbagliato ad attaccare il sottoscritto, avrebbe potuto farmi una chiamata. Sa perfettamente che il modello è sempre lo stesso: sicurezza e legalità", ha concluso il ministro.
E sul sequestro della Sea Watch da parte della Procura di Agrigento, Toninelli ha aggiunto: "La magistratura è indipendente, ci sono leggi e testi unici, ben venga il sequestro del mezzo gestito dalla magistratura attraverso la Gdf. Si tratta di una attività fatta esclusivamente dalla magistratura e come ben sa Salvini il sequestro l'ha gestito lo stesso pubblico ministero di Agrigento".
Anm: "I giudici agiscono in nome del popolo italiano" - Il presidente dell'Anm, Pasquale Grasso, pur non commentando nello specifico la vicenda giudiziaria in atto e le posizione espresse da Salvini, si è schierato in difesa della magistratura. I magistrati "nel sistema costituzionale disegnato all'indomani del disastro morale e civile della seconda guerra mondiale, agiscono in nome del popolo italiano non secondo investitura elettorale, ma in forza di una legittimazione tecnica, fortemente voluta e perseguita dai costituenti, ha detto.
Salvini: "Rispetto pm, mi auguro che vadano fino in fondo" - Dopo i dubbi espressi domenica (Salvini aveva ipotizzato che l'operato del pm di Agrigento potesse configurarsi come un atto politico) il ministro dell'Interno è tornato a parlare dell'inchiesta. "Nessuno mette in discussione" il lavoro dei magistrati: "ho pieno rispetto delle indagini e prendo atto con soddisfazione che è stato indagato il comandante della Sea Watch per favoreggiamento, a riprova del fatto che non è una fantasia quello che denuncio da mesi". "Questi sono aiutanti degli scafisti e spero che la procura vada fino in fondo", ha aggiunto Salvini ribadendo che ci sono "evidenze di connivenze tra trafficanti di esseri umani e aiutanti di esseri umani". "Conto che questo sia stato l'ultimo viaggio illegale di questa nave fuorilegge".
Di Maio: "Sui migranti la Lega è nel pallone" - La vicenda segna anche l'ennesima frattura all'interno del governo. "Non capisco questa ossessione sui ricollocamenti, fino a ieri andavano bene e oggi che li facciamo per Salvini non vanno più bene - ha detto infatti Luigi Di Maio -. Sta emergendo una verità: ci avviamo a risolvere il problema migranti e la Lega va nel pallone, perché non ha più argomenti. Se i ricollocamenti funzionano loro di che parlano. Ormai sono un disco rotto, monotematici, parlano solo di migranti e quando non sanno che dire la sparano. Mi auguro che dopo il 26 maggio tornino normali".
La risposta di Salvini: "Io faccio, lascio ad altri le parole" - Alle parole di Di Maio non è tardata la risposta di Salvini: "Io parlo di vita vera, di tasse, di giustizia, di immigrazione, di lavoro e di sicurezza. Io faccio. Le parole le lascio agli altri".