Call of Duty, bufera sul nuovo episodio del 2020: cambia lo sviluppatore
Activision rimuove Sledgehammer Games dalla guida del progetto, uno sparatutto ambientato nella guerra fredda
Si respira un'aria particolare in casa Activision, che dopo il divorzio da Bungie nei mesi scorsi, si trova con un'altra gatta da pelare per quanto riguarda il suo franchise più importante: Call of Duty.
Nelle scorse ore, infatti, è arrivata un'indiscrezione che vorrebbe un cambio in corsa nello sviluppo del nuovo episodio della serie previsto per il prossimo anno, che stando alle informazioni giunte finora passerà dalle mani di Sledgehammer Games (Advanced Warfare, WW2) a Treyarch (Black Ops 4).
Le indiscrezioni, riportate sulle pagine da Kotaku e provenienti da tre membri del team di sviluppo al lavoro sul progetto, parlano di forti tensioni tra Sledgehammer Games e
Raven Software, il team incaricato da Activision per la gestione principale del nuovo episodio di Call of Duty che arriverà il prossimo anno. Alla base di queste tensioni ci sarebbero tutta una serie di divergenze creative e tecniche tra gli sviluppatori dei due team, che avevano in programma la realizzazione di un
nuovo sparatutto ambientato nella guerra fredda.
Così, Activision ha preso la decisione di rimuovere entrambi i team dalla guida del progetto e affidarlo a
Treyarch, che solo lo scorso anno ha completato il tradizionale ciclo di lavorazione triennale e pubblicato sul mercato
Call of Duty: Black Ops 4. Treyarch assumerà dunque il controllo totale dello sparatutto e, sempre secondo le voci, lo trasformerà in un
Black Ops 5 ambientato nella guerra del Vietnam, sfruttando buona parte dei materiali realizzati da Sledgehammer e Raven Software.
I due team resteranno a disposizione di Treyarch per aiutare l'azienda a completare il gioco in tempo, dal momento che la software house si troverà costretta a ultimare lo sviluppo di un prodotto previsto anche per le console di prossima generazione
in soli due anni. La notizia non è stata accolta benissimo da tutti gli sviluppatori di Treyarch, spaventati all'idea di dover fare settimane di straordinari per essere sicuri di rispettare le scadenze imposte da Activision.
La stessa Activision continua a far parlare di sé, dopo che le planimetrie diffuse da ESA e relative alla disposizione degli stand all'
E3 2019 hanno confermato l'assenza di uno
spazio espositivo alla fiera di Los Angeles.
Activision sarà sì presente a Los Angeles durante lo show parallelo
E3 Coliseum per presentare l'episodio di Call of Duty in arrivo quest'anno (in sviluppo presso gli studi Infinity Ward, che sarà verosimilmente un nuovo capitolo di Modern Warfare), ma si tratta della prima volta dai tempi di Call of Duty: Infinite Warfare che il publisher non appare tra gli espositori della fiera di settore più importante al mondo.
Un dato che fa certamente riflettere circa l'importanza dell'evento, sensibilmente ridimensionato dopo la scelta di Sony di non organizzare alcuna conferenza
PlayStation, e che adesso perde un altro pezzo da novanta.
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