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Striscioni e cortei, Milano aspetta Matteo Salvini sotto la pioggia | Di Maio preoccupato dall'ultradestra

In attesa del comizio della Lega sui balconi monta la protesta contro il leader del Carroccio. Indagata per diffamazione una donna che ha esposto il cartello "Salvini amico dei mafiosi"

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Milano si prepara sotto la pioggia alla manifestazione della Lega per le europee. Matteo Salvini sarà in testa al corteo che sfilerà sul percorso della manifestazione del 25 aprile, da Porta Venezia a piazza Duomo. In vista dell'evento sono comparsi diversi striscioni sui balconi contro il leader della Lega. Indagata per diffamazione una donna che aveva esposto alla finestra uno striscione con la scritta "Salvini amico dei mafiosi, nemico dei poveri".

Il cartello era stato esposto da una milanese residente in zona San Siro. Il fascicolo è stato aperto da Alberto Nobili, il responsabile dell'Antiterrorismo, dopo che la Digos gli ha trasmesso gli atti relativi alla vicenda. Tre giorni fa, otto agenti avevano chiesto alla donna di togliere lo striscione, ma lei si era rifiutata, affermando che fosse un suo diritto esporre il suo pensiero.

La protesta degli striscioni si ispira al caso di Brembate dove qualche giorno fa un cartello anti-Salvini è stato rimosso.

A Milano intanto sono attesi molti dei leader stranieri sovranisti europei, da Marine Le Pen all'olandese Geert Wilders, oltre a tanti cittadini provenienti da tutta Italia.

Di Maio preoccupato: "L'ultradestra non vuole bene all'Italia" - Ha espresso la sua perplessità sulla manifestazione Luigi Di Maio, che ha dichiarato: "Bisogna essere preoccupati non solo della deriva ideologica, ma dal fatto che questi sono quelli che hanno chiesto all'Italia l'austerity. Non vogliono bene all'Italia e se non ci vogliono bene non ne abbiamo bisogno".

A Milano cortei pro e contro Salvini - D'altra parte, a Milano ci saranno cortei pro e contro Salvini. Cortei, controcortei, "balconiadi", comizi, alleati e anche Carlo Calenda animeranno una giornata particolare per il capoluogo lombardo con tanta politica e tanta gente in strada sotto la pioggia. "Prendete l'ombrello e, se nevica, i doposci", l'invito di Matteo Salvini che punta "a fare la storia" riempiendo piazza Duomo con 100mila persone. Saranno 11 le delegazioni di partiti stranieri che parteciperanno alla manifestazione organizzata dalla Lega in vista del "referendum tra la vita e la morte che si terra' il 26 maggio", come lo ha definito Salvini. Il ministro dell'Interno chiuderà il comizio dopo aver lasciato la parola ai suoi ospiti stranieri. Da Marine Le Pen a Geert Wilders, dai tedeschi di Alternative für Deutschland agli austriaci di Fpo, i partiti euroscettici hanno raccolto l'invito del segretario della Lega "a lasciarsi alle spalle l'Europa della Merkel, di Soros e dei fondamentalisti islamici".

Ad ascoltarli ci sarà una piazza piena, con pullman in arrivo da tutte le regioni d'Italia, ma fra le migliaia di sostenitori leghisti ci sarà anche un volto a sorpresa: Carlo Calenda, capolista nel nord est per il Pd, ha spiegato che sarà in piazza "senza disturbare", mentre proveranno senz'altro a farlo i partecipanti al "Gran galà del futuro", il controcorteo che verrà tenuto a debita distanza (anche se attraverserà comunque vie del centro) organizzato da numerose associazioni "per dire no al ritorno dei nazionalismi e di ogni forma di fascismo in Europa e nel mondo".

Non è questa l'unica protesta organizzata contro il raduno leghista, visto che già da giorni sono comparsi diversi striscioni anti-Salvini per le "balconiadi" promosse dai Sentinelli di Milano che hanno chiesto di "scatenare la creatività, ma con quella leggerezza che non la darà vinta a chi vorrebbe sfruttare ogni cosa a suo vantaggio". "Basta che stiano tranquilli, ognuno può fare quello che vuole", ha detto Salvini. E fa niente se pioverà: "Stiamo cambiando la storia dell'Europa, non ci fermiamo per la pioggia".

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